"Cari senatrici, cari senatori. Mi scuserete ma voglio rivolgere questo primo saluto ai cittadini che stanno seguendo i lavori di quest’aula con speranza. Mai come ora la storia italiana si intreccia con quella europea e i destini sono comuni. Mai come oggi il compito della politica è restituire la coscienza a questa sfida. Giustizia, diritto, fortezza e concordia, quella di cui il Paese ora ha fortemente bisogno”. Inizia così il discorso di insediamento del neoeletto presidente del Senato, Pietro Grasso, che ha ricordato come l’Italia, “nei 152 anni” della sua Storia, è riuscita a “superare le differenze, affermare i valori comuni”, gli italiani hanno sempre lavorato per “trovare insieme un cammino condiviso. Uomini e donne di diversa cultura hanno saputo darci una delle carte costituzionali piu’ belle e piu’ moderne del mondo”.
"La vita riserva sempre delle sorprese, e affronterò questo nuovo ruolo con spirito di servizio per contribuire alla soluzione dei problemi di questo Paese. Ho sempre cercato verità e giustizia, e continuerò a farlo da questo scranno auspicando che venga istituita una commissione d’inchiesta su tutte le stragi di mafia irrisolte".
Ora si deve aprire una fase nuova per l’Italia, una “nuova fase costituente che sappia stupire e stupirci, iniziare a pensare a lungo termine.
Non posso non ringraziare il presidente Colombo per aver ricordato oggi Aldo Moro e la strage di via Fani. Al sacrificio della scorta, in nome dello stato, va il nostro pensiero deferente e commosso. Oggi bisogna ridare dignità e forza alle forze dell’ordine e alla magistratura. In Aldo Moro i brigatisti individuarono il vero pericolo di un sentimento riformatore". Grasso, nel suo primo discorso al Senato, ha anche ricordato le vittime della mafia, nella giornata organizzata dall’associazione Libera a Firenze. "Oggi migliaia di giovani a Firenze hanno partecipato alla giornata della memoria e dell’impegno per le vittime della mafia. Il loro impegno, il loro sacrificio, il loro esempio dovra’ essere il nostro faro".
"Ci attende un intenso lavoro comune per rispondere, con i fatti, alle attese dei cittadini che chiedono più giustizia sociale e più etica, questa è la sfida che abbiamo davanti". “Che il momento sia delicato lo dimostrano anche i primi gesti del nuovo Papa Francesco, che guarda ai più bisognosi”.
Il Presidente del Senato ha rivolto "un deferente saluto" al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e un ringraziamento al suo predecessore Renato Schifani e al Presidente anziano Emilio Colombo.
"Chiudo ricordando cosa mi disse il Capo dell’ufficio Istruzione del Tribunale di Palermo Antonino Caponnetto, poco prima di entrare nell’aula del maxi processo ‘Fatti forza, ragazzo, vai avanti a schiena dritta e testa alta e segui sempre e soltanto la voce della tua coscienza’. Sono certo che in questo momento e in quest’Aula l’avrebbe ripetuto a ciascuno di noi".
































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