"Si e’ passato il limite". Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, non usa mezzi termini per condannare quanto avvenuto martedi’ pomeriggio nel cuore del centro storico di Roma, in occasione del vertice Italia-Francia, teatro di violenti scontri tra forze dell’ordine e manifestanti No tav e di due tentati assalti a sedi del Pd. L’inquilino di Palazzo Chigi esprime a chiare lettere la posizione del governo: "non credo che siano giustificabili in nessun modo le scene che abbiamo visto – ha proseguito Letta -. Lo dico davanti a tante parole giustificazioniste ascoltate" in questi mesi.
Parole, quelle di Letta, giunte poche ore prima dalla pubblicazione in rete di un inquietante documento: una sorta di opuscolo delle "Nuove Br" nel quale si afferma che "le pratiche di sabotaggio" del Tav "hanno un carattere di concretezza e utilita’ nell’immediato ma sono anche elemento avanzato per un futuro salto di qualita’ complessivo nello scontro sociale". Ma il ministro dell’Interno Angelino Alfano, senza usare mezzi termini, ribadisce che "la mano del governo sara’ severissima e ferma contro chiunque voglia saccheggiare e devastare qualunque citta’ italiana. Siamo lo Stato e siamo sempre piu’ forti dell’anti-Stato".
Il ministro, che oggi a Roma ha incontrato i vertici delle forze dell’ordine e il prefetto Giuseppe Pecoraro, ha aggiunto che "offriremo la massima collaborazione al sindaco Marino e garantiamo ai romani che faremo di tutto per far si’ che la Capitale soffra sempre meno per cortei con finalita’ non sempre belle. Roma si trova a pagare un tributo per essere il luogo di raccolta delle varie manifestazioni del Paese".
Dopo gli episodi di ieri "sara’ innalzato il livello di attenzione davanti le sedi del Pd nella Capitale, che sono comunque gia’ presidiate", assicura il questore di Roma Fulvio della Rocca dopo l’incontro con il ministro Alfano. Intanto il bilancio di quanto avvenuto a Roma, in via dei Giubbonari, ad una manciata di metri da piazza Campo de Fiori e piazza Farnese, sede dell’ambasciata di Francia, parla di 8 feriti: sei agenti, un manifestante e un militante del Pd, quest’ultimo rimasto ferito durante il tentativo dei No Tav di fare irruzione nella storica sezione del partito.
Su quanto avvenuto la Procura ha aperto un fascicolo di indagine. E gia’ ci sono i primi nomi di chi ha partecipato agli scontri. Una decina, tra cui anche alcuni organizzatori, sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata e resistenza a pubblico ufficiale. Ed e’ probabile che tra loro ci possano essere leader storici del movimento antagonista a Roma come Nunzio D’Erme e Paolo Di Vetta. La polizia e’ ancora al lavoro, inoltre, sui filmati dei tafferugli nel tentativo di individuare i protagonisti delle violenze. Un complesso lavoro di analisi che pero’, in base a quanto filtra da fonti inquirenti, avrebbe gia’ portato ad alcuni risultati grazie anche ai molti filmati acquisiti dai media che erano presenti nella zona degli scontri.
































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