Il giorno dopo la richiesta di condanna a 6 anni di carcere per Silvio Berlusconi, da una corposa ‘memoria di accompagnamento alla requisitoria’ di 720 pagine, depositata ai giudici, emerge con maggior forza la convinzione della Procura di Milano che l’ex premier, da quando e’ scoppiato il presunto scandalo Ruby, ‘ha preso a remunerare gran parte dei testimoni’. I pm si riferiscono soprattutto a quelle ragazze che hanno partecipato alle serate ad Arcore e che – si legge nell’atto degli inquirenti – vengono ‘gratificate con una lauta prebenda mensile pari a 2.500 euro’. E se, da un lato, nella memoria del procuratore aggiunto Ilda Boccassini e del pm Antonio Sangermano si arriva, dunque, a tracciare il quadro di ‘un pregnante inquinamento probatorio’ e di un ‘compatto ‘blocco dichiarativo’ delle stesse testimoni’ che in udienza hanno avuto un ”fideistico’ approccio’ a favore del Cavaliere, dall’altro, pure l’avvocato Niccolo’ Ghedini torna a parlare del processo, dopo che i pm hanno chiesto per Berlusconi anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
‘Ci sono testimoni che dichiarano che non c’era alcun sistema prostituivo – ha chiarito lo ‘storico’ legale dell’ex premier -, si trattava di cene normalissime e le stesse ragazze citate dall’accusa hanno sempre pacificamente detto di non aver ricevuto denaro in cambio di atti sessuali, cosi’ come di non aver mai avuto rapporti sessuali con Berlusconi’. Questo, ha aggiunto il legale, ‘e’ un processo mediatico, ma dal punto di vista giuridico non c’e’ nulla. C’e’ Ruby che dice di non aver mai avuto rapporti sessuali e i funzionari della Questura che dichiarano di non aver ricevuto pressioni da parte di Silvio Berlusconi’.
I pm, invece, hanno la certezza di aver raccolto prove per dimostrare esattamente il contrario e nella memoria allegano pagine e pagine di intercettazioni che descriverebbero ‘passo passo’ quel ‘mercimonio sessuale’ che, secondo l’accusa, andava in scena a Villa San Martino. E citano, tra l’altro, la deposizione di Natascia Teatino, una delle testimoni ‘chiave’ dei pm, ‘che parla chiaramente della natura prostitutiva delle ‘serate di Arcore’ e dalla realizzazione di rapporti sessuali multipli con Silvio Berlusconi, ovvero con la presenza di piu’ donne contemporaneamente’. Secondo i pm poi – che hanno anche depositato otto pagine ‘in punta di diritto’ per qualificare, in particolare, la concussione ‘per indebita induzione’ in base alla legge Severino – tra Berlusconi e le ragazze ci sarebbe stato una sorta di ‘contratto’: ‘denaro verso rapporti sessuali’.
Intanto, e’ tornato a parlare anche l’avvocato Egidio Verzini, che fu legale di Ruby nelle prime udienze del processo. ‘Berlusconi assuma comportamenti istituzionalmente piu’ adeguati ed eticamente piu’ corretti per il bene del Paese. Perche’ ostinarsi a negare la convinzione popolare?’, ha affermato l’avvocato, senza comunque voler entrare nel merito della vicenda, causa ‘il segreto professionale’. Quando assisteva la ragazza, era sembrato a molti che lei si volesse costituire parte civile contro il Cavaliere, ma poi proprio per dissapori sulla linea difensiva la ragazza era tornata a farsi assistere dal legale Paola Boccardi. Quest’ultima, infine, ha confermato che la giovane sara’ in Tribunale venerdi’ prossimo per testimoniare in aula – sara’ la prima volta e a due anni e mezzo di distanza dallo scoppio del caso – nel processo a Fede, Mora e Minetti.
































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