La Repubblica Dominicana, venerdì 15 settembre, ha annunciato la chiusura del confine con Haiti come ritorsione per la costruzione nel Paese vicino di un canale di irrigazione alimentato da un fiume condiviso. Dalle 6 del mattino di venerdì, l’intero confine della Repubblica Dominicana, “via terra, mare e aria”, è stato chiuso. Il presidente Luis Abinader durante una visita a una base militare, ha detto: “Sarà chiuso per tutto il tempo necessario a far cessare questa azione provocatoria”.
Il governo dominicano denuncia la costruzione di un canale di irrigazione alimentato dal fiume Massacre, confine naturale tra i due Paesi, con l’obiettivo di fornire acqua agli agricoltori haitiani. Santo Domingo sostiene che il progetto viola il Trattato di pace, amicizia perpetua e arbitrato del 1929, l’accordo di confine del 1935 e il protocollo di revisione dei confini del 1936. “La Repubblica di Haiti ha il diritto sovrano di decidere sullo sfruttamento delle sue risorse naturali”, ha dichiarato il governo di Port-au-Prince in un comunicato, assicurando che il dialogo tra i due Paesi era “in corso” prima di questo “annuncio unilaterale” da parte della Repubblica Dominicana. Port-au-Prince sostiene che Haiti ha il “pieno diritto” di “effettuare prelievi” nel fiume Massacre “in conformità con l’accordo del 1929”.
Ma per la Repubblica Dominicana questo canale, “una costruzione totalmente inadeguata, senza alcun tipo di ingegneria, è una provocazione che questo governo non accetterà”, ha insistito Abinader, che ha inasprito la sua politica sull’immigrazione, aumentando il numero delle retate e costruendo un muro di confine.
La Repubblica Dominicana ha sospeso il rilascio dei visti ai cittadini haitiani e la settimana scorsa ha chiuso il valico di Dajabon, uno dei più importanti, dove due volte alla settimana si svolge un mercato binazionale. Abinader ha, tuttavia, assicurato che il dialogo rimane aperto con Haiti, il Paese più povero delle Americhe, afflitto da anni da una crisi economica e politica esacerbata dalla violenza delle bande. Migliaia di haitiani cercano lavoro nella ben più prospera Repubblica Dominicana, con la quale il Paese condivide l’isola di Hispaniola.