Elezioni per il nuovo presidente della Repubblica, altro nulla di fatto. Quarta fumata nera per l’elezione del successore di Giorgio Napolitano: il candidato del centrosinistra Romano Prodi si ferma a 395 voti ben 109 voti al di sotto del quorum richiesto di 504 voti. Stefano Rodotà ottiene 213 voti, Anna Maria Cancellieri 78, Massimo D’Alema 15, Giorgio Napolitano 2, Franco Marini 3. Sette i voti dispersi, 15 le schede bianche, 4 le nulle. I votanti sono stati 732 su 1007.
Sono 101 i franchi tiratori del centrosinistra che hanno stoppato la corsa al Colle di Romano Prodi. I grandi elettori di Pd e Sel sono infatti 496 e il professore si e’ fermato a 395.
Pier Luigi Bersani, leader del Pd, è politicamente morto. Non ne ha azzeccata una in queste elezioni per il nuovo capo dello Stato. A Montecitorio, riunione nella stanza di Bersani dei vertici del Pd. Con il segretario ci sono i capigruppo Roberto Speranza e Luigi Zanda, Enrico Letta, Dario Franceschini e Anna Finocchiaro. Si sta facendo il punto dopo la quarta votazione. L’umore dopo la votazione e’ riassunto dalle parole di Finocchiaro: “E che vi devo dire? Sconforto”.
Giorgia Meloni, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, su Twitter cinguetta: “Meno 100 voti per Romano Prodi. Il crepuscolo del centrosinistra”.
Beppe Grillo, assediato dai cronisti fin sulla porta del camper – il comico genovese sta girando le piazze – evita commenti dopo la fumata nera alla quarta votazione. "Prodi non ce l’ha fatta", gli ha urlato una giornalista, senza ricevere nessun commento. "E se ora il Pd voterà Rodotà cosa succederà?", ha provato a insistere la cronista. "Che vincerà Rodota’", ha risposto serafico Grillo.
Grande soddisfazione nel Popolo della Libertà. Scene di euforia tra le fila del partito guidato da Silvio Berlusconi. Gli esponenti azzurri hanno accolto il mancato raggiungimento del quorum e il risultato decisamente sotto le previsioni di Romano Prodi, con abbracci e ‘dammi il cinque’ di impronta sportiva. Molto soddisfatta Jole Santelli che ha abbracciato due colleghe di gruppo, mentre il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri si e’ precipitato nel cortile dicendo "ora Prodi se ne deve andare", accompagnando la sua affermazione con un eloquente gesto della mano.
Conclusasi con un nulla di fatto la quarta votazione, la presidente della Camera Laura Boldrini ha convocato l’aula per domani mattina alle 10.
































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