“Il Ponte sullo Stretto è un’opera che incrementerà il PIL di tutto il Paese e coinvolgerà positivamente lavoratori e imprese di tutta Italia, secondo lo studio indipendente di Open Economics ne beneficerà per prima la Lombardia, come regione più industrializzata. Per anni, la Lega ha contestato la spesa improduttiva e l’assistenzialismo che non favoriva la crescita del Sud, vedi i 34 miliardi spesi male col reddito di cittadinanza.
Il Ponte è un segnale di speranza e riscossa soprattutto per migliaia di nostri giovani, laureati e diplomati, costretti troppo spesso ad andare all’estero per costruirsi un futuro”. Lo dice il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, in un’intervista al Sussidiario.net in vista della partecipazione al Meeting di Rimini.
“Il Mediterraneo – aggiunge – tornerà centrale, una grande piattaforma logistica, di commerci e sviluppo, a vantaggio di tutte le nostre imprese”. A chi sostiene che in nome della rapidita’ di esecuzione, siano stati bypassati o trascurati i controlli antimafia per i lavori del Ponte sullo Stretto di Messina Salvini replica: “E’ vero esattamente il contrario”.
“Volevamo e vogliamo rafforzare i controlli – spiega il leader del Carroccio – utilizzando gli stessi strumenti gia’ in atto – con successo – per le Olimpiadi Milano Cortina.
Manteniamo l’attenzione al massimo, garantire lavoro, speranza e futuro (soprattutto ai giovani) e’ la migliore risposta alle mafie, che prosperano dove non c’e’ sviluppo. I prefetti sono al lavoro da tempo, le forze dell’ordine anche, le Procure interessate certamente vigilano e vigileranno. L’obiettivo e’ che ogni euro speso finisca nelle tasche di imprenditori e lavoratori perbene”, sottolinea.
In Europa, sostiene Salvini, ho trovato “piu’ interesse” per l’opera che ostilita’. Si tratta di un “tassello fondamentale del corridoio di collegamento tra il Mediterraneo e il Nord europa, ed e’ una logica conseguenza degli investimenti straordinari che stiamo facendo nel Mezzogiorno: parlo dell’alta velocità e capacità ferroviaria in esecuzione e in progettazione fra Salerno e Reggio Calabria, come fra Palermo e Messina, per esempio.
I posti siciliani, calabresi, campani e pugliesi potranno fare concorrenza a quelli olandesi e tedeschi, per le navi in arrivo da Suez. Si inquinerà di meno, si perderà meno tempo e, in Italia, si lavorerà di piu”.































