Fabrizio Cicchitto, esponente di punta del Popolo della Libertà, intervistato dalla Stampa dichiara: “Oggi vedo un meccanismo di leadership duale con Berlusconi e Alfano. Il Pd sta mettendo in campo leader giovani che sono tra i quaranta e i cinquant’anni. Anche noi dobbiamo combinare insieme continuità e novità. Del resto è stato Berlusconi a dare un ruolo di primo piano ad Alfano nel partito e nel governo. E una risposta alla crisi della società e dei partiti, di tutti i partiti, che lascia spazio all’antipolitica o alla disgregazione”.
Per Cicchitto “non è vero che dalla fine dei partiti nasca qualcosa di nuovo e di positivo: nasce qualcosa di tragico. Ecco, il nostro punto di riferimento deve essere il sistema politico tedesco, dove la Cdu ha avuto sempre leader forti e una vita democratica interna assai intensa. Un partito di servizio nel quale si partecipa e si discute. Leggo che alcuni miei colleghi di partito ora dicono ‘discutiamo non su agenzie ma nelle sedi proprie’. Ma quando si decisero le dimissioni in massa dei parlamentari in una riunione dei gruppi, chiesi di parlare e mi fu negato".
































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