Silvio Berlusconi ha lasciato poco prima delle 17 l’hotel di Bari nel quale alloggia, per recarsi alla manifestazione del PdL. Il Cavaliere è salito sul predellino dell’auto che lo attendeva fuori dall’albergo e ha salutato la folla che lo stava aspettando da oltre un’ora: "Come nel ’94 quando scesi in campo contro il comunismo, allora vincemmo e dobbiamo vincere anche questa volta", dice, aggiungendo: "e’ difficile non commuoversi, la responsabilità che mi date e’ così impegnativa da far tremare le gambe".
Appena l’uomo di Arcore è giunto in piazza, è stato diffuso l’inno d’Italia cantato in coro dai sostenitori del leader del PdL, che hanno accolto il loro leader con un “Silvio, Silvio” urlato al cielo.
Le persone giunte da ogni parte della Puglia per l’appuntamento targato PdL solo oltre 150mila, garantiscono gli organizzatori. In effetti la piazza è gremita. Sul fondale del palco in piazza della Libertà a Bari, proprio dietro alle spalle del podio da cui parlerà Silvio, è scritto a lettere cubitali ‘Governo forte o subito elezioni’. ‘Felicemente impresentabili’ e’ scritto su un altro degli striscioni che punteggia la piazza, molto colorata, zeppa di bandiere e gadget inneggianti al leader del Pdl. "Silvio Highlander", "Zio Silvio se li mangia tutti" , "Giustizia giusta", "Basta Imu", sono alcune delle frasi stampate sui cartelli issati dalla folla che ha trascorso il pomeriggio in attesa del l’avvio della manifestazioni cantando. "O surdato ‘nammurato", "o’ saracino", "Urlando contro il cielo" e "Azzurro" sono state cantate a squarciagola dalla piazza che ha riadattato i testi a Silvio Berlusconi. Tra la folla c’è un gruppo di donne che stringe tra le mani cartelli che chiedono a Berlusconi di votare Emma Bonino come Capo dello Stato.
Salito sul palco, il Berlusca ringrazia il suo popolo: “Grazie, siete tanti, quasi troppi, stretti l’uno contro l’altro e siete veramente un fiume che non finisce, spero che lontano giunga il nostro messaggio, siete fiume di libertà. Questo di Bari potrebbe essere il primo comizio della nostra campagna elettorale”. E poi ironizza: “Devo darvi una delusione, oggi qui sul palco con noi non ci sarà Nichi Vendola…”; quando sente il nome del governatore pugliese la piazza grida ‘buu, buu’. “Quelle dichiarazioni che Vendola fa, fanno sentire tanto stupidi perchè non si capisce niente…. Ci sono solo io, non le sue elucubrazioni, vi dovete accontentare", aggiunge e la piazza si lascia andare a fischi pesanti e offese contro Vendola. “E’ una reazione rozza, ma devo confessare, efficace…”, commenta un divertito Berlusconi, che sottolinea: “Abbiamo fermato Occhetto, D’Alema, Rutelli, Prodi e le sue tasse. Stiamo fermando Bersani che diceva di vedere solo con il binocolo la nostra rimonta. Ieri, oggi e domani vogliono tutto il potere e lo vorrebbero ancora senza avere il consenso degli italiani". “Ho qui gli ultimi sondaggi. Siamo al 34%, abbiamo 4 punti in più degli avversari”: la folla applaude, in delirio. E’ un tifo da stadio. “Bersani e i suoi con il 29% degli elettori e solo lo 0,3% in piu’ di noi vogliono prendersi tutte e cinque le cariche istituzionali e mettersi la democrazia sotto i piedi". Non glielo permetteremo, assicura Silvio. “La sinistra e’ stata a un passo dal potere ma ha trovato Silvio Berlusconi e tutti noi sulla sua strada e sono impazziti”.
“Sono passati 47 giorni dal voto del 24-25 febbraio e non abbiamo ancora un governo, vi sembra normale? Vi sembra possibile – insiste il Cavaliere – che in una crisi cosi’ possiamo concederci questa assurda paralisi? E noi dal giorno del voto abbiamo detto che siamo disponibili a un governo con il Pd e di individuare di comune accordo un candidato per la presidenza della Repubblica. E, invece, questi signori ci hanno detto di no per un governo insieme e con lo 0,3% in più che hanno ottenuto con la loro nota professionalità nelle operazioni di scrutinio – e la prossima volta dovremmo farlo anche noi – non si sono aperti a nessun accordo con noi e anzi tentano di prendersi tutte le 5 cariche istituzionali dello Stato”.
Il Cav attacca il Movimento 5 Stelle: quei grillini lì “sono dilettanti allo sbaraglio. Sono improponibili turisti della politica a 5 stelle guidati dalla premiata ditta Grillo-Casaleggio che smentisce qualsiasi loro affermazione”. "Preso atto di chi sono questi improponibili turisti" della politica, "il Pd dovrebbe smettere di rincorrere Grillo e invece aprirsi in modo responsabile al Pdl”.
L’ex premier a un certo punto sgancia la bomba: “se si torna a votare, sarò io il candidato premier”, promette. E sottolinea: esiste “la possibilità di vincere e di ottenere la maggioranza sia alla Camera che al Senato”. E rivolgendosi a Bersani lancia il suo messaggio: “Lo ripeto ancora una volta: le strade sono due caro Bersani, o accettate di dialogare con noi, scegliamo un capo dello Stato e formiamo un nuovo governo o l’interesse del Paese e la gravià della situazione impongono che si torni subito al voto, a giugno senza perdere altro tempo". Perché “noi, caro Pierluigi, non siamo qui a pettinare le bambole, anzi, anche le bambole si sono stufate di farsi pettinare… il giaguaro da smacchiare, gli scogli da asciugare… ma e’ Bersani che parla o e’ Crozza? E’ Crozza che scrive i testi a Bersani o viceversa? O hanno fatto una società in comune?”.
VOLETE PRODI AL COLLE? BOATO DI FISCHI “Volete Gino Strada al Colle? Volete la Gabbanelli? Perche’ questi sono i nomi che stanno emergendo dai grillini, ma io ho ancora un nome da sottoporvi e voi impazzirete di gioia se il nostro presidente della Repubblica fosse Romano Prodi…”. "Con Prodi presidente della Repubblica ci converrebbe a tutti andare all’estero. Prodi ci ha fatto pagare una tassa vergognosa per entrare nell’Euro".
MAGISTRATI NEGLIGENTI DEVONO PAGARE LORO ERRORI “Nel ’94 hanno cambiato la storia democratica del Paese e loro, i magistrati, neanche pagano per gli errori commessi. Noi chiediamo che i magistrati debbano rispondere dei loro errori, se gli errori sono commessi con malafede o con grande negligenza. I magistrati perbene non hanno nulla da temere. Devono temere i magistrati faziosi, soprattutto quelli che usano la giustizia a fini di lotta politica”.
SINISTRA NON PUÒ DARCI LEZIONI DI LIBERTÀ E DEMOCRAZIA "Quelli di sinistra? A loro diciamo alto e forte: non vi e’ consentito di darci lezioni, di stabilire chi e’ presentabile e chi non lo e’, di concedere o negare a nessuno patenti di liberta’ e democrazia. Avete sbagliato tutte le scelte della storia non avete nessun titolo per fare i maestri di morale, siamo noi che dovremmo avere problemi a collaborare con voi.
NON SOSTERREMO MAI GOVERNICCHIO DI TASSATORI "Non appoggeremo mai un governicchio provvisorio di tassatori, si sbaglia chi crede che tradiremo 10 milioni di voti. Noi non ci stiamo, non tradiamo i nostri elettori. Anche un cretino sa inventare nuove tasse. E’ un triste annuncio, forse servirà una nuova manovra, la crisi è grave”.
































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