"Siete pronti a tornare in campagna elettorale per dare all’Italia un governo capace e liberale? Bene, se siete tutti pronti vi comunico ufficialmente che sono pronto anche io, a combattere insieme a voi, per una nuova Italia”. Così Silvio Berlusconi durante il suo intervento a Piazza del Popolo a Roma, per la manifestazione del PdL. “Bersani? Prima del voto pensava di avere già vinto, diceva che era in vantaggio di dodici punti e che la nostra rimonta era falsa, che serviva il binocolo per vederci. Ora è trascorso un mese dal voto e nessuno ha avuto il coraggio di dirgli che non ha vinto le elezioni. Ha la faccia di uno che ha provato a smacchiare il giaguaro ma il giaguaro lo ha ridotto male”. Quello dato al "signor Bersani" e’ "un incarico precario", dice Silvio Berlusconi in piazza del Popolo. Non appena pronuncia il nome del segretario Pd, i manifestanti prendono a fischiare.
Dalla piazza, un Berlusconi sorridente ha inoltre detto: “Ma ci sono altri ad essere ridotti male. Vogliamo mandare tutti insieme un saluto a Gianfranco Fini, che dopo soli 30 anni lascia il Parlamento? Ma poi non credo in fondo che a Montecarlo se la passi così male. E un saluto anche a Casini, che in tv tutte le sere ci spiegava che eravamo noi a sbagliare e che la soluzione era Monti. Gli diciamo: caro Pierferdinando, bisogna sapere ascoltare la gente, non dovevi dividere lo schieramento dei moderati, hai fatto l’interesse della sinistra”. Un saluto anche a Di Pietro, ovviamente, da parte del leader del PdL.
La piazza è in delirio: “Silvio, Silvio, Silvio”, è un coro che sale fino al cielo. “Ci avevano dati per agonizzanti e invece eccoci qui – insiste il Cav -, un popolo che combatte contro la crisi economica e sociale”.
Il Cavaliere è giunto a Piazza del Popolo poco dopo le 16. Alla manifestazione ‘Tutti con Silvio per un’Italia nuova’ almeno 150mila persone. Il Cavaliere e’ stato accolto nel retropalco dal segretario del partito Angelino Alfano e dal capogruppo del Pdl a palazzo Madama Renato Schifani. “Siete tantissimi e da quel che vedo gia’ tutti pronti per una nuova campagna elettorale. E questa volta per vincere davvero alla grande": questo il saluto dell’uomo di Arcore ai manifestanti.
Il Cav attacca la sinistra: “Si sono presi Camera e Senato, vogliono il 100% delle cariche istituzionali. Noi diciamo che questo è inaccettabile. E’ inaccettabile che l’Italia sia uno dei pochi Paesi occidentali dove il capo dello Stato è deciso da pochi leader politici. Il presidente della Repubblica non può essere deciso da pochi, lo dovrebbero decidere 50 milioni di italiani, democraticamente, al termine di una campagna elettorale aperta, libera, trasparente. Questa è la nostra proposta: si passi all’elezione diretta del capo dello Stato, come accade in America e in Francia. Ma anche ora, in attesa di questa riforma, non è pensabile che con un colpo di mani questi signori del centrosinistra questi signori pensino di proporci uno di loro, magari Romano Prodi”. E ancora una volta la piazza esplode: “Prodi non lo vogliamo”, è il coro dei manifestanti.
BERSANI DICE NO A PDL, MA ACCORDO CON NOI E’ UNICA SOLUZIONE "Bersani dice no ad un accordo con noi. Ma è l’unica soluzione per portare avanti il Paese. Sono i soliti comunisti, invidiosi di chi ha avuto successo nella vita. A loro non importa che le fabbriche piccole e medie chiudano in massa, non importa che ci siano milioni di disoccupati, che milioni di italiani stiano nella miseria assoluta, che 40 giovani su 100 non abbiano lavoro e che in tanto abbandonino l’Italia perché hanno perso ogni speranza. A loro non importa che le famiglie siano oppressi dalla tasse, che i contribuenti siano stritolati da Equitalia. A loro non importa che le banche prestino soldi a interessi altissimi. Per loro, per questi marziani irresponsabili spinti solo dal desiderio di potere, dall’invidia e dall’odio sociale, i problemi urgentissimi del nostro Paese sono altri: sono il conflitto di interessi, il falso in bilancio, pensando così di danneggiare il nemico Berlusconi".
GRILLO VUOLE IL 100% DEI VOTI "Beppe Grillo non vede l’ora di tornare al voto per ottenere il 100% dei voti e fare quello che vuole. E Bersani che fa? Si rivolge proprio a lui, che per tutta risposta gli dice no, lo sbeffeggia e lo manda a quel paese 3 o 4 volte al giorno. Bersani allora decide di fare scouting, spera che questi ospiti improvvisati dalla politica che vengono in massa dalla sinistra, scappino di mano a Grillo e gli diano i numeri per fare nascere un governo".
NOSTRA RICETTA LIBERALE E’ SEMPRE VALIDA "Meno tasse sulle famiglie, sulle imprese, sul lavoro, producono più consumi, più produzione, più posti di lavoro, con la conseguenza di maggiori entrare nelle casse dello Stato. Per la nostra Italia non ci sono altre soluzioni. Altrimenti non c’è che il voto".
NOSTRE PROPOSTE IN PARLAMENTO "Gli altri chiacchierano, noi lavoriamo per il grande cambiamento", assicura Silvio, che annuncia: "la prossima settimana depositeremo alla Camera le nostre proposte", fra cui "abolizione Imu" e "meno tasse alle imprese se assumono i giovani".
MARÒ, BERLUSCONI "ITALIA UMILIATA DA MONTI" "Un grande paese non puo’ abbandonare i suoi uomini e noi non possiamo consentire che l’Italia sia umiliata e ridicolizzata da Monti, che raccontava di aver restituito credibilita’ al nostro Paese". Lo ha detto il presidente del Pdl, Silvio Berlusconi, dal palco della manifestazione di piazza del Popolo, in merito alla vicenda dei due Maro’.
SI SENTE MALE? COLPA MIA, HO PARLATO TROPPO DI COMUNISTI Ad un certo punto una signora nelle prime file si sente poco bene e Berlusconi dal palco chiede che venga assistita da un medico. "Scusate, è colpa mia, ho parlato troppo di comunisti e si è sentita male la signora. Ma si sta già riprendendo".
































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