Inciampa scendendo un gradino nella Sala Clementina ma non si perde d’animo, gesticola, ride. Va sull’Aurelia in una clinica a trovare un amico malato. A pranzo gira per i tavoli di Santa Marta e si siede dove trova il posto libero. Resta anche oggi con il semplice abito bianco, le scarpe nere, la "sua" croce di ferro. Papa Bergoglio al secondo giorno di pontificato appare rilassato, contento, e soprattutto conferma il suo stile votato alla semplicita’. Modi di fare inattesi, che spiazzano un sevizio di sicurezza abituato da qualche anno ad uscite un po’ piu’ blindate. Papa si’, ma anche amico, fratello, parroco. Via il "signori" di Benedetto XVI per chiamare i cardinali. Per Papa Francesco sono "fratelli" e l’omaggio diventa una festa con tanto di risate, quasi pacche sulle spalle e piccoli regali. A Santa Marta, raccontano, mangia ad ogni pasto in un tavolo diverso, ‘non ha un posto riservato per lui’, dice il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi. Fa un giro, saluta tutti, e dove c’e’ una sedia libera si accomoda.
Ai malati, come aveva gia’ fatto capire, non resiste. C’e’ il cardinale suo connazionale, Jorge Maria Mejia, novantenne e ricoverato a Roma per un infarto. Voleva correre subito da lui, gia’ ieri. Non riesce, lo informano che sta abbastanza bene e lo riferisce ai cardinali. Ma le rassicurazioni dei medici non gli bastano e oggi pomeriggio e’ corso in clinica per andarlo a trovare di persona. Con camici bianchi, malati e visitatori che restano a bocca aperta e lo applaudono. Nella Clementina al cardinale Ivan Dias che non riesce a camminare era andato incontro lui e nell’atto di omaggio i ruoli quasi sembravano invertiti.
Stamattina un gruppetto di dipendenti del Vaticano non ha perso l’occasione. Lo ha atteso all’uscita di Santa Marta e lui, prima di salire sull’auto, quella normale, non l’esclusiva Scv1 che forse restera’ per un po’ parcheggiata, lo hanno salutato festosi e chiaramente Papa Francesco ha risposto. Alla Casa del Clero, ieri non solo ha salutato i dipendenti ma conoscendoli bene, visto che era un po’ la sua casa a Roma, ha chiesto a ciascuno notizie della famiglia, a chi della figlioletta a chi della moglie e molti non hanno retto all’emozione e ‘hanno pianto’, riferisce sempre Lombardi.
Questa mattina sveglia presto e alle 7 la Messa nella Cappella di Santa Marta alla quale parecchi cardinali hanno voluto partecipare. Lui era arrivato prima per pregare un po’ in tranquillita’, stando alle informazioni twittate dal cardinale sudafricano Wilfrid Fox Napier. Lo stesso che nella Sala Clementina, al momento del saluto, gli regala un braccialetto giallo. Di quelli in plastica gommosa che portano i teen-agers. Il Papa lo prende, lo guarda e non ci pensa su: lo indossa. Come anche non si scompone quando un altro porporato africano si avvicina con una piccola busta di carta di una nota libreria religiosa di via della Conciliazione con dei rosari dentro. Lui li tocca e li benedice. La maggior parte si "adegua" e abbraccia il Papa; l’americano Timothy Dolan gli poggia una mano sulla spalla. Qualcuno prova a inchinarsi ma non ha gran tempo di farlo perche’ il pontefice fa in modo che si rialzino. E poi tante risate, con il giovane filippino Luis Antonio Tagle, ma anche con tanti altri. Per tutti una parola e un abbraccio. Da fratello.
































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