“Se un movimento vanta pubblicamente una selezione attenta di tutti gli iscritti e fa vagliare da un organo centrale la possibilità di ogni singola adesione con metodi quantomeno anacronistici che ci ricordano il Pcus sovietico, poi non può avvenire che un eletto, rappresentante di migliaia di cittadini venga arrestato e si faccia finta di niente, come se nulla fosse accaduto. Per questo ci piacerebbe sapere cosa sta avvenendo all’interno del Movimento 5 stelle e soprattutto se Beppe Grillo che vanta di conoscere e selezionare tutti i ragazzi che candida nelle amministrazioni, abbia personalmente vagliato e approvato la candidatura dell’esponente del suo movimento arrestata oggi per spaccio di droga. Da questa vicenda ci aspettiamo una presa di posizione chiara da parte del leader del Movimento 5 stelle che, dopo i fatti di oggi, dovrebbe fare un passo indietro e scendere dall’altare della moralizzazione della politica. I fatti di Genova ci insegnano che non tutti coloro che hanno una tessera di partito sono ladri e non tutti coloro che non hanno mai fatto politica attivamente in un partito sono dei santi. Le mele marce sono ovunque, anche nel Movimento 5 stelle; ci lascia molto perplessi il fatto che chi di giorno andava a dire dei ‘vaffa’ contro la casta, poi di notte spacciasse morte ai nostri ragazzi”. Con queste parole l’On.Antonio Mazzocchi, Deputato del Pdl e Presidente dei Cristiano Riformisti ha commentato in una nota l’arresto di un esponente locale del Movimento 5 stelle.
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