“Paese non puo’ aspettare un anno. Non ce la fa. Andiamo in Parlamento e facciamo subito alcune cose. Primo abolire la legge elettorale. Poi reddito di cittadinanza. Via i doppi incarichi, via le Province e i rimborsi. Fuori dall’Afghanistan, basta con la Tav che tanto non la faranno mai”. Parole pronunciate da Beppe Grillo in una lunga conferenza stampa. Secondo il portavoce del Movimento 5 Stelle il Parlamento è ormai “un guscio vuoto”, deve operare ma “sono anni che non lo fa”.
La crisi in Italia è sempre più dura: "I grillini hanno due palle cosi’, gente laureata, ci dovrebbero ringraziare perche’ teniamo calma la gente. Abbiamo svecchiato il Parlamento, vogliamo uno Stato che ci protegge, una Banca pubblica, una sanita’ pubblica".
Grillo è venuto a Roma “per placare gli animi”: "a Rodota’ ho detto che non c’era nessuna marcia su Roma. Sono venuto qui a placare gli animi. Lui mi ha detto: ‘ho capito, d’accordo, grazie’. Io non faccio ‘calate’ a Roma ne’ cose violente. Ieri sera potevo venire in piazza, non ho paura, ma temevo che la mia presenza potesse in qualche modo favorire la violenza. Io non voglio entrare in questi giri. Spero che nelle manifestazioni di Roma non ci siano infiltrati, anche io mi calmero’ e non diro’ piu’ parolacce, noi siamo ghandiani ma non coglioni", ha spiegato, per poi accusare il PdL di avere copiato il programma del M5S: "Saranno costretti a fare il nostro programma, Berlusconi e’ molto furbo e’ andato in televisione facendo il copia e incolla, sapendo che io non sarei andato in tv". "La gente non sopporta piu’ l’agenda di Monti, la spending review, serve una ventata di cambiamento perche’ non ci sara’ piu’ crescita, siamo a rischio, siamo seduti su una polveriera e loro non se ne accorgono".
Il Pd spaccato? "A me dispiace, non gioisco, perche’ il Pd si spacca in due o tre correnti. Ma il tempo e’ scaduto, i partiti sono finiti, e’ solo questione di tempo". "Noi non andiamo a chiedere nessun ministero, se ci spetta ci spetta, siamo il primo partito, noi rappresentiamo un terzo degli italiani. Noi non siamo strateghi della politica, e se qualcuno ha sbagliato a votarci, un 2%, magari gli ridiamo indietro il voto. Noi del Movimento 5 Stelle siamo un format che cominciamo ad esportare, in Spagna, in Francia, in Grecia. Via i partiti, via i corrotti dal Parlamento”.
































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