Ho letto con sorpresa su alcune agenzie di stampa l’appello al voto del Partito Democratico in Svizzera in cui, tra l’altro, si chiede agli elettori di “scegliere con convinzione il partito democratico ed i candidati che vivono in Svizzera” che, in pratica, sono i tre parlamentari già eletti nel 2006 e 2008: Micheloni (Senato), Farina e Narducci (Camera), piú la nuova candidata Sina.
Sono rimasto sorpreso nel leggere questo appello al voto casareccio per due motivi. Primo perché questi parlamentari, se lo sono diventati, lo devono sicuramente anche al nostro voto di emigrati in Germania ed in altri paesi europei. Secondo perché nelle stesse agenzie di stampa quasi quotidianamente appaiono notizie di appuntamenti elettorali che si tengono in città tedesche di questi stessi parlamentari residenti in Svizzera. Cioè, il paradosso è che mentre il PD della Svizzera lancia un appello per un voto partigiano per i “suoi” parlamentari, questi in contemporanea cercano il voto in Germania (mi domando cosa accadrebbe se gli elettori che vivono fuori della Svizzera si stancassero di mandare nel parlamento italiano sempre degli “svizzeri”!). Per di più questi senatori e deputati “svizzeri” del PD nella loro ormai lunga carriera parlamentare non mi sembra che siano stati molto utili per gli italiani emigrati nella confederazione, visto gli uffici consolari che sono stati chiusi in questi ultimi anni, tra cui quello di Amburgo, per la cui salvezza non hanno mosso un dito; e non sono riusciti a risolvere i problemi che hanno gli enti gestori dei corsi di lingua e cultura italiana.
Pertanto facciamo pure un appello al voto per il PD e per una scelta ponderata dei candidati, ma evitiamo gli appelli casarecci per dei candidati il cui contributo alla soluzione dei problemi degli emigrati è certamente discutibile proprio per coloro che vivono nella confederazione.
Eligio Losito*
*Membro Assemblea PD Germania, Segretario Circolo PD Amburgo
































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