“Il prossimo Parlamento dovrà approvare urgentemente la nostra proposta di legge Pd volta a mettere in sicurezza il voto degli italiani all’estero. Il voto per corrispondenza degli italiani all’estero è un importante diritto che va garantito. Ma proprio per salvaguardarlo va riformato”, ha detto Laura Garavini, capolista in Europa per il Partito Democratico, intervenendo a Mulhouse, all’incontro organizzato dalla UIM presso la Missione Cattolica italiana.
“Ancora una volta, nella tornata elettorale in corso, fioccano numerose segnalazioni di plichi non recapitati”, ha denunciato Laura Garavini. “A Bedford sembra che un quinto degli aventi diritto non abbia ricevuto i materiali elettorali. Nelle circoscrizioni consolari di Colonia, di Berlino e di Hannover, ma anche del sud della Germania, numerosi connazionali denunciano il mancato recapito dei plichi o la presenza di più schede nella busta. Ma la cosa più grave”, ha sottolineato Laura Garavini, “è che iniziano a circolare voci di personaggi equivoci che starebbero facendo incetta di buste. Mi auguro che non sia vero, ma se lo fosse, invito tutti coloro che hanno elementi concreti a denunciare ogni abuso alle autorità”.
La deputata uscente, prima firmataria di una mozione per la messa in sicurezza del voto degli italiani nel mondo ha chiesto, nel suo intervento a Mulhouse, di „prevedere l’obbligo, per i cittadini interessati ad esprimere il proprio voto per corrispondenza, di iscriversi in un apposito elenco. Le buste vanno poi stampate in Italia e mandate esclusivamente agli iscritti. In questo modo, si ridurrebbe il numero degli invii, con la sicurezza che arrivino a destinazione. Si eliminerebbero infatti i ricorrenti problemi legati al mancato allineamento degli elenchi dei consolati con quello del Ministero dell’Interno. E sarebbe inoltre possibile ridurre considerevolmente il grosso problema dei possibili brogli legati all’intercettazione dei plichi da parte di malintenzionati”.
































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