Alberto Cicconetti è il primo pensionato residente in Argentina che ha ricevuto di nuovo la sua pensione in euro. Ad annunciarlo è l’Usei di Eugenio Sangregorio, che si ascrive il merito di questo "primo passo" verso la normalizzazione dei pagamenti delle pensioni italiane che, dal luglio 2012, arrivano in euro e vengono pagate in pesos.
"Da subito – ricordano dall’Usei – Sangregorio ha preso a cuore la condizione dei nostri pensionati, affidando il caso a due studi legali, Alarcón e associati e Sangregorio e associati".
Il 28 dicembre, spiegano da Buenos Aires, dove il candidato alla Camera ha il suo quartier generale, l’avvocato Valeria Sangregorio ha ricevuto comunicazione della prima pronuncia favorevole del giudice incaricato, Rodolfo Mario Milano.
Il giudice, in sintesi, dispone di "sospendere gli effetti della comunicazione “A” del B.C.R.A. e della risoluzione 3356/12 dell’AFIP, affinché l’attore percepisca la sua pensione italiana nella sua moneta d’origine (euro)".
“Questa sentenza mi riempie di emozione – ha commentato Sangregorio – perché io non lotto come imprenditore né chiedo soldi per me. Io lotto per la causa, per il diritto dei connazionali, per i valori che ancora conservano molti degli immigrati, me compreso. La battaglia finale non è ancora stata vinta – ha precisato – ma questa vittoria è un passo importante, soprattutto per aver dato speranza a migliaia di pensionati che hanno necessità di ricevere la loro pensione come viene inviata dall’Italia, cioè in euro".
Sangrgorio ribadisce quindi che andrà avanti fino a che le criticità non siano superate del tutto, disposto ad andare "fino alla Suprema Corte argentina". E, aggiunge, "se questo non fosse ancora sufficiente, porterò il caso nel Parlamento a Roma, dove chiederò l’intervento dello Stato italiano avverso lo Stato argentino. I nostri nonni devono poter riscuotere la loro pensione in euro!”, ribadisce.
Felice del risultato raggiunto, Sangregorio non manca di criticare i parlamentari uscenti eletti in Argentina: "Caselli ha suggerito di andare a riscuotere la pensione dei paesi limitrofi, mentre la Giai e Josè Angeli si sono mantenuti in silenzio. Merlo, invece, ha dichiarato in un programma radio, riferendosi a me, che un candidato alla Camera illudeva la gente dicendo falsità in quanto non si poteva fare nulla ed era impossibile riscuotere la pensione in euro".
"Non sono rimasto seduto ad aspettare gli eventi e, senza essere in Parlamento, ho assunto la difesa di tutti i pensionati italiani in Argentina", conclude. "L’unico modo per difendere qualcuno è mettersi nei panni di chi vive il problema”.
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