Tra Brasile e Argentina vivono oggi circa 60 milioni di persone di origine italiana.
In questi due Paesi, tra il 1870 e il 1970, arrivarono complessivamente circa 4,5 milioni di emigrati italiani, di cui il 25% proveniva dal Veneto.
Argentina e Brasile sono inoltre i Paesi con il maggior numero di cittadini italiani iscritti all’Aire: l’Argentina è al primo posto con 987 mila iscritti, mentre il Brasile è al terzo con 671 mila.
Mentre i principali settori economici per il Veneto in America Latina sono macchinari e meccanica, agroindustria, occhialeria, arredo e design.
I dati, come scrive Il Gazzettino, sono emersi dal recente congresso per i 150 anni dell’immigrazione veneta in Sudamerica.
Questi numeri raccontano una storia che va oltre le statistiche: parlano di radici profonde, di identità che hanno attraversato oceani e generazioni, e di un legame con l’Italia che continua a vivere nel tempo.
La presenza di milioni di oriundi in Brasile e Argentina non è solo memoria del passato migratorio, ma una risorsa culturale, sociale ed economica per il presente e il futuro.
Valorizzare questo patrimonio significa rafforzare il dialogo tra comunità, sostenere la cittadinanza attiva degli italiani all’estero e riconoscere che l’emigrazione non è stata una perdita, ma una straordinaria espansione dell’Italia nel mondo.































