"Per arrivare a questi nomi abbiamo dialogato con la base, le liste sono frutto delle indicazioni del territorio". Con queste parole Eugenio Marino, responsabile Pd mondo, ha annunciato i candidati della coalizione di centrosinistra per la circoscrizione estero, nel corso della conferenza stampa di mercoledi’ 22 gennaio alla quale hanno preso parte anche Luca Cefisi, responsabile Psi estero, e Beatrice Giacovazzi, coordinatrice Sel estero. "Ogni paese ci ha suggerito una rosa di nomi e noi, come coalizione, siamo partiti da questi nomi senza fare ragionamenti sui numeri e sulla convenienza elettorale ma guardando alla qualita’ e al radicamento sul territorio delle persone indicate".
"I nostri candidati non sono espressione dei partiti ma dell’intera coalizione di centrosinistra. Ci presentiamo con il simbolo del Pd ma si tratta solo di un fatto grafico – ha specificato Marino – perche’ nelle liste sono presenti rappresentanti del Psi, di Sel e alcuni indipendenti appartenenti al mondo dell’associazionismo". "Abbiamo deciso di unirci sulla base di un percorso programmatico ideale e ideologico, si tratta di un percorso con radici profonde nella storia dell’emigrazione e che ha trovato un nuovo punto di partenza proprio nell’impegno parlamentare".
"Le nostre liste sono pronte da giorni, nonostante un’agenzia parlasse di problemi alla Corte dei Conti – ha affermato Marino con una voluta ironia -, probabilmente e’ stato interpretato male qualche documento". "Voglio ringraziare chi, come l’onorevole Gino Bucchino, poteva ricandidarsi e non l’ha fatto. Gli e’ stato chiesto piu’ volte ma lui ha voluto lasciare spazio ai giovani, tanto che proprio dal suo circolo arriva una candidata giovane e donna. Anche Nino Randazzo ha rifiutato le nostre proposte e ha deciso di non ricandidarsi".
"Va ricordato che nei periodi piu’ critici di compravendita dei parlamentari, Bucchino e Randazzo hanno rifiutato e denunciato pubblicamente i tentativi di corruzione subiti, cosa che non si puo’ dire di altri eletti all’estero – ha dichiarato Marino, alludendo alla vicenda di Razzi -, tutto questo e’ il segnale di quanto i nostri candidati siano espressione di una militanza seria e onesta. Preferiamo rinunciare a candidati magari piu’ forti dal punto di vista dei voti per avere gente seria".
"Nelle liste si potrebbe migliorare l’eta’ media e il fatto che solo il 27 per cento e’ costituito da donne. Ma i nostri eletti vantano un livello di presenza parlamentare molto piu’ alto degli altri, con una media presenze dell’83 per cento. Il Maie, invece, dovrebbe riflettere sul suo livello di presenza pari al 47 per cento, attacca i partiti ma i suoi eletti passano ben poco tempo in Parlamento". "Teniamo alta l’attenzione sul voto – ha esortato infine Marino – in passato si sono verificati troppi brogli. Noi vogliamo che il voto all’estero sia garantito e non sia truccato, le irregolarita’ sono una minaccia per tutti".
































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