La conferma da parte della Farnesina dell’uccisione di Silvano Trevisan, connazionale rapito nelle scorse settimane in Nigeria, è arrivata nella serata di ieri. Da qualche ora, è online un video piu’ ampio sulla morte dell’ingegnere italiano e di altri sei stranieri uccisi nel Nord del Paese africano dai terroristi di Ansaru. Il video, senza audio e con immagini sgranate, è datato sabato 9 marzo e mostra un uomo armato in piedi vicino a un mucchio di cadaveri, e quindi una serie di primi piani dei volti illuminati da una torcia. Una didascalia in arabo e inglese commenta: "nel nome di Allah compassionevole e misericordioso". La Procura di Roma ha disposto l’acquisizione del video. Per la morte di Trevisan, il pm Francesco Scavo procede per sequestro di persona con finalita’ di terrorismo aggravato dalla morte dell’ostaggio. Gli accertamenti per tentare di risalire ai responsabili dell’omicidio sono stati delegati ai carabinieri del Ros.
Trevisan, ingegnere 69enne originario di San Stino di Livenza, in provincia di Venezia, era stato rapito lo scorso 17 febbraio insieme a un britannico, un greco, due libanesi e una coppia di siriani che lavoravano come lui per la Setraco, una ditta libanese.
Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, parla di “un atroce atto di terrorismo”. "Piangiamo un nostro cittadino che portava fuori della sua patria le nostre migliori virtù e i più profondi valori che uniscono tutto il popolo italiano: l’attaccamento al lavoro, la serietà, la tenacia, lo spirito di sacrificio", dichiara il titolare della Farnesina, che assicura: "L’Italia continuerà ad essere in prima linea nel promuovere un impegno coordinato della comunità internazionale per reprimere e prevenire ogni forma di terrorismo".
Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, rivolge alla famiglia di Trevisan il seguente messaggio: "Ho appreso con costernazione, dopo ore di ansietà, la dolorosa notizia del barbaro assassinio del connazionale Silvano Trevisan, dopo un lungo sequestro mentre onorava la migliore tradizione del lavoro italiano all’estero. Nell’esprimere alla famiglia, in questo momento di grande sofferenza, il cordoglio dell’intera nazione e i miei personali sentimenti di solidarietà, mi unisco alla ferma condanna di tutti i Paesi colpiti dall’efferato delitto contro ostaggi inermi per riaffermare l’impegno della comunità internazionale nell’assicurare alla giustizia i responsabili, contrastare la minaccia terroristica e garantire la sicurezza del lavoro e delle persone in un’area cruciale per la pace".
Anche il sindaco di Oristano, dove Trevisan era residente, ha espresso il proprio cordoglio e quello di tutta la comunità che rappresenta alla famiglia dell’italiano ucciso: "Manifesto alla Signora Mirca e alla figlia Eria i miei personali sentimenti di solidarieta’ e la vicinanza commossa dell’intera città. Mi unisco alle parole del Presidente Napolitano nell’esprimere una ferma condanna per l’efferato delitto e per sperare nell’impegno della comunita’ internazionale nell’assicurare alla giustizia i responsabili, contrastare la minaccia terroristica e garantire la sicurezza del lavoro e delle persone in un’area cruciale per la pace".
A Firenze un minuto di silenzio in memoria di Silvano è stato osservato dai consiglieri provinciali in apertura dell’assemblea di Palazzo Medici Riccardi, su proposta del vice presidente Piergiuseppe Massai. "Vogliamo onorare cosi’ – ha spiegato Massai – la memoria del nostro connazionale barbaramente ucciso dai fondamentalisti".
FORSE VERRA’ SEPPELLITO A ORISTANO Potrebbero svolgersi a Oristano i funerali di Silvano Trevisan. A Oristano, infatti, Silvano Trevisan ha vissuto per vari anni prima di lasciare tutto e partire in Africa per lavorare nei cantieri stradali prima in Kenia e poi in Nigeria. A Oristano sono rimasti la ex moglie Mirca Bellini e soprattutto la figlia Eria e due nipotini, di 12 e otto anni, che l’uomo non ha conosciuto.































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