Massimo Romagnoli, presidente del Movimento delle Libertà e candidato PdL alla Camera nella ripartizione estera Europa, e’ stato l’ospite d’onore ad una riunione del Comites di Mannheim, organizzata dal Presidente Perrone, con la partecipazione del direttivo e di molti cittadini italiani residenti nella città tedesca.
Tra i vari argomenti dibattuti, quello dominante e’ stato la chiusura del consolato di Mannheim nonostante le migliaia di italiani che ci vivono (quello più vicino è a Stoccarda) e i disservizi del consolato e del console generale di Stoccarda più volte interpellato per risolvere i problemi della comunità e mai disponibile.
“Uno dei punti per cui mi batto da sempre, è quello che riguarda la nostra rete consolare nel mondo: troppo spesso i nostri connazionali vengono trattati dal personale delle strutture diplomatiche a schiaffi in faccia, e questo credo sia scorretto, perché le sedi diplomatiche italiane dovrebbero prima di tutto lavorare per consentire ai connazionali ascolto e servizi e soluzioni”, dichiara Romagnoli. “Mi batterò fino in fondo, una volta in Parlamento, per fare in modo che ciò che sta accadendo a Mannheim non si ripeta e per consentire ai cittadini italiani residenti in Europa di avere tutti i servizi consolari necessari. Voglio sottolineare che fu il governo Prodi a cominciare con il taglio ai consolati. Allo stesso modo, è impossibile non ricordare il periodo di crisi che vive l’Italia: ma i soldi, se davvero si vuole, si trovano. Perché per banche o alti funzionari o esponenti politici, i quattrini si trovano sempre. Per la gente comune, per il semplice cittadino, invece, è sempre più difficile trovare risorse. Anche questo andazzo – conclude il candidato PdL – deve cambiare”.
































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