Nuova linfa per le gia’ "ottime relazioni" tra San Marino e Israele, che stanno pensando di stringere un accordo contro le doppie imposizioni fiscali. In giornata a Palazzo Begni e’ infatti salito per un incontro con il padrone di casa, Pasquale Valentini, l’ambasciatore a San Marino, Naor Gilon, in Repubblica per la celebrazione del 65° anniversario dell’indipendenza dello Stato di Israele. Durante il colloquio, si legge in una nota, "e’ stata manifestata la volonta’ reciproca di intensificare la collaborazione, sia in campo bilaterale che in seno agli organismi internazionali". Cui si e’ aggiunta quella sammarinese di stringere un accordo bilaterale per evitare le doppie imposizioni fiscali.
Valentini e Gilon si sono soffermati a lungo sulla "problematica situazione mediorientale" e il segretario di Stato ha consegnato all’ambasciatore "l’ordine del giorno che impegna il governo sammarinese a favorire una pacifica soluzione del negoziato fra Israele e Palestina, con reciproco riconoscimento delle due realta’ statuali". Via libera inoltre alla proposta dello Yad Vashem, il Museo dell’Olocausto di Israele, di ricevere per il proprio archivio copia della documentazione che riguarda la Shoa e il destino degli ebrei in Repubblica durante la seconda guerra mondiale.
"E’ un’opportunita’ che ci interessa molto- commenta Valentini- per dimostrare che San Marino, pur inserito nel contesto tragico diuna penisola italiana sotto il giogo fascista, non ha mai perso la sua vocazione di accoglienza e di difesa dei perseguitati e ha salvato, in quel triste momento, diverse centinaia di famiglie ebree".
Gilon ha infine "auspicato la nomina, in tempi brevi, del nuovo ambasciatore di San Marino in Israele" e al termine dell’incontro e’ stato accompagnato a Palazzo Pubblico per incontrare in forma privata i Capitani reggenti, Antonella Mularoni e Denis Amici.
































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