“Scegli l’Italia” così recita la pubblicità del duo Picchi&Fantetti che, reduci dai disastri combinati nella compilazione delle liste, provano a rilanciare la loro immagine (un po’appannata a dire il vero) con slogans da Mulino Bianco. Come tutte le pubblicità menzognere si cerca di travisare la realtà. Solo che un conto è vendere biscotti, un conto è rifilare sole come i nostri due eroi sanno fare.
Hanno estromesso Benevelli incolpando Massimo Romagnoli il quale è caduto giù dalle nuvole: ma come i due responsabili del Pdl in Europa, capolista entrambi alla Camera e al Senato, non sono responsabili della compilazione delle liste? Vuoi vedere che il perfido Romagnoli è riuscito a trasformarsi nel fantasma formaggino ed ha sbianchettato le liste all’ultimo momento escludendo Benevelli e inserendo Picchi e Fantetti come teste di lista (ovviamente a loro insaputa)? Che sia lui l’autore delle altre esclusioni eccellenti (Capaccioli, Cambiano, Fassio, Mastrogiovanni)? Dai Massimo confessa! E’ tutta colpa tua: Picchi&Fantetti non c’entrano, loro non si sono mai occupati della compilazione delle liste…
Ci sarebbe da ridere se non fosse che a causa di una gestione personalistica e scellerata si è affossato il centro-destra in Europa. La sinistra ovviamente ringrazia. Con avversari simili non c’è storia.
Eppure sarebbe stato necessario un centro-destra agguerrito contro una sinistra che deve rispondere dello scandalo Giacchetta e dell’occupazione militare di enti e patronati: una sinistra che pretende di dare lezioni di morale senza averne i requisiti.
A ragion del vero va riconosciuto che fui il primo, in tempi non sospetti, a lasciare il Pdl Europa perché non condividevo il fatto che fosse il comitato elettorale di Picchi&Fantetti. I fatti purtroppo mi hanno dato ragione.
Veniamo alla coppia Di Biagio-Caruso. Lavorano gomito a gomito da sempre. Il primo in Parlamento, il secondo dirige i patronati Enas in Europa. Hanno costruito la loro alleanza nel tempo, ed oggi sperano di coronare il sogno di essere eletti entrambi: di certo dal punto di vista tattico sono quelli che si muovono con maggiore abilità.
Abilissimi nel non inimicarsi nessuno, affabili nei modi e nei gesti sono un misto tra i vecchi democristiani e Totò. Hanno l’eloquio pomposo e prolisso ma rassicurante dei politici d’antan ma riescono a venderti la Fontana di Trevi illudendoti di aver fatto l’affare del secolo. Hanno costruito intorno a loro una squadra di onesti e inoffensivi gregari che hanno il compito di portare acqua al loro mulino: hanno neutralizzato la scomoda concorrenza del Maie e probabilmente verranno eletti entrambi (con buona pace di Fantetti).
Di Biagio e Caruso d’altronde sono gli unici in grado (oltre a Romagnoli) di occupare militarmente il territorio e di contrastare la sinistra.
Devo confessare che tutto sommato non mi dispiace: certo avrei gradito maggiore attenzione sui temi che ho sviluppato in questi anni specie da parte di Fli, certo sono rattristato nel vedere il fallimento politico di Fini ma devo riconoscere che Di Biagio e Caruso sono in grado di farsi rispettare nella giungla romana. Hanno cinismo e cattiveria, doti necessarie per non farsi travolgere. Sicuramente non faranno granché per gli italiani nel mondo ma meglio loro dei due spudorati vacanzieri del Pdl.
L’unico consiglio che vorrei dare ad Aldo è di non cercare di intortarci con promesse come fece cinque anni fa. Sia ironico e brillante. Ci risparmi fumosi comunicati che non legge nessuno ma ci proponga, al limite, una relazione sull’andamento dell’italianità nel mondo nello scenario della profezia dei Maya; sarebbe più credibile e divertente.
Comunque vada non cambierà nulla tranne il destino di coloro che saranno eletti che entreranno a pieno titolo nel girone della casta con onori e benefits. Che vincano quindi i migliori cioè i più furbi ma not in my name!
































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