Massimilano Latorre e Salvatore Girone, i due marò italiani bloccati in India da circa un anno, sono finalmente giunti in Italia: per loro, un mese di licenza, durante il quale potranno esprimere il proprio voto e poi trascorrere del tempo con le proprie famiglie.
L’aereo che ha riportato nello Stivale i due fucilieri di marina – proveniente da Amsterdam, della compagnia Klm – è atterrato alle 12.04 a Fiumicino. Ad accogliere i due militari, Il Presidente del Consiglio Mario Monti con il Ministro della Difesa Giampaolo di Paola, il Capo di Stato Maggiore della Difesa Luigi Binelli e il Capo di Stato Maggiore della Marina Giuseppe De Giorgi.
Una lunga stretta di mano in silenzio davanti a una nutrita di schiera di telecamere, fotografie e cronisti, prima con Massimiliano Latorre, poi con Salvatore Girone nella sala grande di rappresentanza del Cerimoniale di Stato, ha suggellato all’aeroporto di Fiumicino l’incontro ‘formale’ del Presidente del Consiglio Monti con i due maro’ appena rientrati dall’India. Subito dopo Monti, ancor prima che i due fucilieri rilasciassero una breve dichiarazione ai cronisti, ha lasciato la sala ed ha fatto rientro a Roma.
Il presidente del Consiglio, insieme con il Ministro della Difesa Di Paola ed i Capi di Stato Maggiore di Difesa e Marina, aveva accolto i maro’ all’uscita dal finger con il quale sono sbarcati dall’aereo KLM 1601. Con loro, dopo un breve scambio di saluti, aveva quindi preso posto su una vettura di servizio che, dal lato piste, ha percorso le poche centinaia di metri fino all’altezza del Cerimoniale di Stato.
FELICI DI ESSERE IN PATRIA ‘Siamo felici di essere ritornati in patria. Questo e’ stato possibile perche’ la Suprema Corte ci ha concesso queste quattro settimane di licenza ed ha dimostrato di essere molto democratica riconoscendoci il diritto di voto’. Lo ha detto il fuciliere Massimiliano Latorre all’aeroporto di Fiumicino nella sala del Cerimoniale di Stato. ‘Condivido cio’ che ha detto il mio collega Massimiliano: anche questa volta l’India ha dimostrato di essere un grande Paese democratico, rispettando la nostra richiesta del diritto di voto. Ringraziamo come sempre, ed e’ comunque doveroso, il Governo Italiano, il ministro della difesa ed il ministro degli Esteri. Adesso vorremo passare questo mese con la nostra famiglia, rientrare al nostro reparto, al Reggimento S.Marco’, ha aggiunto Girone.
I due maro’ hanno lasciato alle 12.45 lo scalo romano, dove non c’erano familiari ad attenderli, a bordo di auto.
LE POLEMICHE Il fatto che Mario Monti abbia ricevuto i due marò ha suscitato un vespaio di polemiche. Ignazio La Russa, fondatore movimento Fratelli d’Italia-centrodestra nazionale: "Apprendiamo che il presidente Monti, che ha gioito per la concessione ai marò di un semplice permesso dopo che per mesi e mesi non ha considerato come priorità assoluta la loro vicenda, oggi alla vigilia delle elezioni sarà in aeroporto a farsi fotografare al loro arrivo. Noi, che dal primo giorno, tutti i giorni, ci siamo battuti e ci batteremo ancora affinche’ il governo italiano faccia il possibile e l’impossibile per riportarli definitivamente a casa, abbiamo invece preferito non essere presenti per evitare strumentalizzazioni politiche. Se fa ancora in tempo invito il presidente Monti a rinunciare ad andare. Altrimenti… si vergogni!".
Per il senatore della Lega Nord, Sergio Divina, quello di Monti “è uno spot elettorale e ci dispiace abbia usato i due nostri gloriosi fucilieri di marina”. "Monti – ribadisce infine il parlamentare della Lega Nord – non ha mosso un dito mentre doveva agire con fermezza e in ciò dimostrando tutta la sua debolezza internazionale e non credibilità dell’Italia da lui rappresentata".
Maurizio Gasparri, PdL: “Monti si è sbracato del tutto. Oggi si presenta in aeroporto per accogliere i marò che tornano dall’India. Si era guardato bene dall’accoglierli l’altra volta, lo fa nel giorno del silenzio prelettorale per basse manovre propagandistiche. Avrebbe fatto meglio a difendere la dignità dell’Italia di fronte all’arroganza dell’India".
Non ci sta l’Udc, che difende il premier: “Solo polemiche strumentali. Solo un pretesto per attaccare Monti”. Ne e’ convinto il deputato Udc Antonio De Poli: “L’Italia tutta si stringe attorno ai due connazionali. E’ chiaro, dunque, che la vicenda dei maro’ non puo’ avere un colore politico. E’ triste che Pdl, Fratelli d’Italia e Lega lancino attacchi gratuiti su una questione che dovrebbe vedere le forze politiche unite, al di la’ del fatto che siamo alla vigilia delle elezioni”.
































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