Tutti ci auguriamo che le “volontarie” italiane Greta Ramelli e Vanessa Marzullo vengano presto liberate dai loro sequestratori siriani. Si pagherà probabilmente un pesante riscatto (da tutti noi, perché alla fine paga lo Stato…) e auguriamoci di vederle presto a casa, dove la prima cosa da fare sarebbe prenderle a schiaffi perché non si gioca a fare le cretine andando alla cieca in un paese dove non c’è alcuna sicurezza, se non si sa dove si va e con chi ci si mette.
Fanno ridere delle “volontarie” che vanno a aiutare la “Resistenza” (e ti pareva…), salvo poi farsi rapire probabilmente dagli stessi resistenti che spesso sono banditi della risma peggiore. Fossero state a casa loro aiutando magari qualcuno delle nostre parti che ha bisogno avrebbero fatto un servizio migliore a se stesse e a tutti, anziché andare in giro come oche giulive con i soldi in tasca e sperando che poi qualcuno le tolga dai guai.
Speriamo in bene, ma non facciamone delle martiri, perché alla fine sono solo due sciocchine insulse, anche se – guarda caso – sempre presenti mano nella mano alle dimostrazioni “democratiche”.
*ex deputato PdL, già sindaco di Verbania
































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