Pregiatissimo Onorevole Alemanno,
io già Le scrissi l anno scorso, in relazione alla Sua lettera inviataci a proposito degli scarsi fondi a Lei disponibili nonostante l’IMU, ma Lei non degno’ la mia email di riscontro alcuno; le case dei residenti all’estero vennero invece equiparate alle seconde case e sulle seconde case venne poi indiscriminatamente (oh, sì, ad eccezione delle prime case non abitate dell’anziano che vive in casa di riposo, e ci mancava PURE!) applicata l’aliquota massima (il 10,6 per mille); la mia lettera invece venne invece su svariati siti importanti e quindi letta da molti altri.
Noti bene che mi riferisco esclusivamente a case non locate, uniche proprietà di residenti all’estero che non generano reddito alcuno, anzi, tante spese (bollette, spazzatura, condominio, eccetera) e che vengono conservate esclusivamente quindi per ragioni puramente affettive. Ma questo, e’ stato irrilevante per la Sua amministrazione. Immagino che si e’ dato per scontato il fatto che un italiano all’estero i soldi li ha e basta e che guadagna di certo molto di più di quanto non sia uno stipendio medio in Italia e quindi lo si può salassare; già, ma capita pure che lo scrivente sia disoccupato. Ma non era la Costituzione che diceva che ogni Italiano deve contribuire in funzione dei propri mezzi? E allora? Che, forse la Costituzione vale solo quando fa comodo? Perche’ se e’ cosi’, allora non siamo più la Repubblica Italiana, ma la Repubblica delle Banane.
Era questa, casomai oggi decidesse di leggerla:
Le riscrivo oggi, senza coltivare speranza alcuna di ricevere riscontro alla presente, ma con la quasi certezza che Lei, oltre a qualche altro migliaio di persone, leggera’ questa email; certo, a confronto di alcuni Ministri – da prendere ad esempio – che invece rispondono personalmente alle missive di cittadini comuni come il sottoscritto, il Suo atteggiamento da’ di che pensare.
Vengo al punto.
Ho letto attentamente la Sua missiva odierna; nei suoi nove meravigliosi punti ha mancato però di dire chiaramente una cosa; se questo attesissimo cambio nell’ordinamento politico-amministrativo della nostra natale città avrà come causa la diminuzione delle tasse e delle imposte – per esempio l’IMU e nel mio caso, come verrebbero trattate le case non locate dei residenti all’estero – e, magari, un miglioramento di alcuni servizi, particolarmente quelli del trasporto e viabilità. Perché se non e’ cosi’, francamente, non interessa. La gente ha bisogno di informazioni su cose concrete, non della solita propaganda verbale che dice tanto, senza affermare nulla.
Per esempio; invece di scrivere "organizzazione e funzionamento dei servizi urbani e di collegamento con i comuni limitrofi, con particolare riferimento al trasporto pubblico e alla mobilità" io avrei scritto "implementazione di autobus a metano (per esempio) per la riduzione delle emissioni di CO2, potenziamento e ricostruzione della ferrovia Roma-Lido (per esempio), costruzione di nuova linea ferroviaria per il collegamento del comune di xxxxx con la stazione Termini", eccetera. Insomma, le frasi che ha usato Lei sono troppo generiche e lasciano spazio affinché Lei e/o qualcuno della Sua amministrazione poi dicano "Ma noi non abbiamo mai detto che…. ". Pregiatissimo Signor Sindaco, di questi giochini la gente ne ha piene le orecchie (per usare un eufemismo), quindi Le assicuro, email del genere, piene di affermazioni generiche, hanno sulla Sua immagine l’effetto opposto a quello ricercato. Poi non si sorprenda se la gente vota MoVimento 5 Stelle.
Cordiali saluti,
Stefano Mollo
Nato a Roma, Esiliato (e felice, perche’ qui le cose sono chiare, funzionano ed il Sindaco e’ una persona squisita) a Perth, Australia
































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