Un Paese che "si muove piano ma in modo costante", che vuole impegnarsi per l’eliminazione della pena di morte, nelle questioni della differenza di genere, nella promozione dei diritti umani e che offre potenzialita’ di crescita e sviluppo in settori che anche l’Italia vuole sostenere. A cominciare dalla sua partecipazione a Expo 2015. La Sierra Leone e’ stata oggi la prima tappa della seconda fase del tour africano del ministro degli Esteri Emma Bonino. Un tour che l’ha portata, la settimana scorsa, in Ghana e in Senegal, quindi in Sierra Leone e domani in Costa d’Avorio, nell’ambito dell’iniziativa Italia-Africa, lanciata proprio dalla Bonino.
"Quando venni qui 15 anni fa, da commissario Ue per gli aiuti umanitari, rimasi scioccata e promisi di ritornare", ha ricordato il ministro. "Ci sono molte ragioni per cui sono felice di essere qui: per il mio passato, il presente e per l’impegno su diritti umani e sviluppo".
L’incontro cordiale e amichevole con il collega Samura Mathew Wilson Kamara e’ stata l’occasione per ribadire la volonta’ di lavorare insieme su molti fronti. Uno di questi e’ l’Expo 2015 dove la Sierra Leone partecipera’ nello spazio individuale all’interno del ‘cluster’ tematico del riso. "Quello dell’agro-alimentare e’ un settore che vogliamo contribuire a sviluppare, ma ci sono altri su cui puntare l’attenzione: uno di questi, come mi ha indicato il ministro Kamara, e’ quello dell’istruzione, ma anche della Sanita’", ha detto la titolare della Farnesina sottolineando che questa "e’ la prima fase di una nuova cooperazione".
Il ministro e’ poi intervenuto alla conferenza sulla pena di morte organizzata da ‘Nessuno tocchi Caino’, (con rappresentanti di diversi Paesi, quali il Benin, Niger, Togo e Ghana), e ha ribadito l’impegno del Paese per l’eliminazione della pena capitale che in Sierra Leone e’ ancora prevista dalla legge anche se il presidente Ernest Bai Koroma ha commutato le condanne negli ultimi anni applicando de facto una moratoria. "Sono fiduciosa che con la leadership del presidente il processo di riforma costituzionale in atto in Sierra Leone (che prevede anche l’abolizione de jure della pena capitale, ndr) potra’ contribuire alla protezione e alla promozione dei diritti umani nel Paese", ha detto Bonino. E ancora: "Mi auguro che questo nuovo inizio possa portare ad una risoluzione sulla moratoria ancora piu’ forte davanti all’assemblea generale dell’Onu del prossimo autunno. Sogno un giorno nel novembre o dicembre del 2014 in cui avremo un maggiore numero di Paesi sostenitori della moratoria e mi auguro che l’Africa, come sempre, possa spianare la strada per una maggiore comprensione della moratoria".
































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