Vertici, riunioni, poi ha deciso di metterci la faccia e firmare i Referendum sponsorizzati dai Radicali. Ma non solo quelli sulla “Giustizia Giusta”, spingendosi oltre li ha vidimati tutti e 12, comprendendo quelli sui diritti civili che spesso cozzano con il suo operato di governo. Giustificandosi: “Ho firmato anche quelli su cui non sono concorde, perché quando ci sono delle problematiche debbono essere i cittadini ad esprimersi”. E pensiamo subito al divorzio breve, l’8×1000, l’abolizione della Bossi-Fini e della Fini-Giovanardi.
Con questa mossa l’ex premier ha dato una accelerazione alla nascita di Forza Italia, di cui pare che il congresso fondativo giungerà alla fine di un processo di trasformazione e non, come si usa solitamente, all’inizio. Insomma, un battesimo postumo ad una forza politica che nel frattempo nasce spontaneamente tra le fila dei militanti azzurri.
In questa fase storica, con l’abbandono dell’appoggio della Chiesa, l’unica via maestra è ricostruire un asse coi “laici”, con gli imprenditori, con tutte le sensibilità dell’Io individuale all’interno della società. Un bel ritorno allo spirito del ’94 mettendo il fuoco sulla persona e sui suoi diritti civili.
Lo scatto felino del Cavaliere, l’improvviso cambio di rotta, ha suscitato non pochi malumori all’interno della compagine di centro-destra e del suo stesso partito. Zeppo di bigotti e benpensanti, sepolcri imbiancati poco inclini alle novità e con un bassissimo fiuto della realtà che li circonda. Il carrozzone che Silvio si porta dietro è come il “carro davanti ai buoi”, sempre più inadatto a fare squadra per slanciare il suo outsider, bomber, di sempre. La finestra elettorale si fiuta nell’aria, ed il nuovo imprinting da dare al partito è improcrastinabile.
La stagione della Responsabilità va terminata, se per responsabili si intendono quegli atteggiamenti troppo accomodanti con una Europa draconiana, una austerità fiscale devastante per le finanze private, una logica punitiva dei consumi e dei diritti politici che da un lato deprime i consumi, dall’altro il senso sovrano di un popolo che potrebbe vedersi decadere vent’anni di storia per un voto di giunta. Berlusconi ha un unico interlocutore: “gli elettori”. Partendo da questo principio, rinasca Forza Italia.
Twitter @andrewlorusso
































Discussione su questo articolo