Giorgia Meloni, di Fratelli d’Italia, intervistata a Rtl 102.5, si dice pronta a un patto generazionale con Matteo Renzi: proporre al sindaco di Firenze di guidare un governo “sarebbe una scelta molto coraggiosa per la Direzione del Pd, perche’ sappiamo che Matteo Renzi all’interno del PD e’ molto amato ma anche abbastanza osteggiato per il suo coraggio, perche’ e’ una persona abituata a dire quello che pensa”. Con il rottamatore per eccellenza si potrebbe anche collaborare: “Non siamo piu’ la generazione ideologica o post ideologica del ‘ti devo odiare se la pensi in maniera diversa da me perche’ sei un mostro’, noi possiamo essere quella generazione che, pur rappresentando visioni diverse del mondo, poi cerca comunque un terreno sul quale mettere gli interessi del popolo italiano prima del bisogno di dividersi per lucrare consenso. Certo, appartenendo al centro-destra, non potrei mai andare al Governo con Renzi, ma questo non significa che non sia pronta a fare un ‘patto generazionale’ con lui. Credo che il nostro sia in un tempo nel quale la nostra generazione deve dimostrare che e’ meglio delle precedenti”. Per Meloni “Matteo Renzi non e’ un mostro: e’ una persona che dice cose interessanti che, in alcuni casi condivido, in altri no. Ma su alcune cose che dice Renzi sono pronta a collaborare”.
L’ex ministro della Gioventù parla poi del suo rapporto con il leader del centrodestra, Silvio Berlusconi: “Non lo sento da un po’. Sono molto piu’ attenta a quello che pensa la base che a quello che pensano i vertici del centrodestra. Ho sempre avuto con i miei ‘capi’, un rapporto schietto. Tutti sanno che io tendo a dire quello che considero giusto. Penso che le persone siano molto piu’ utili cosi’, che quando leccano i piedi”. La verità? “Io e Berlusconi siamo competitor. Ricordo di aver avuto un capo di coalizione che durante tutta la campagna elettorale ha chiesto di votare Pdl o Pd, cioe’ i grandi partiti, preferendo il Pd ai piccoli partiti suoi alleati".
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