Fabrizio Cicchitto, esponente di punta del PdL, in una intervista al Mattino, spiega: “Berlusconi non poteva fare un discorso più moderato. Certo ha rivendicato ogni aspetto di questa giustizia che ha bisogno d’essere riformata. Però ha espresso parole inequivocabili sulla stabilità del governo. Ma se dal Pd continuano ad arrivare certi segnali…". Il messaggio è chiaro: da parte nostra massima responsabilità, ma il voto anticipato è comunque dietro l’angolo.
Secondo l’ex capogruppo PdL alla Camera Zanda "è un irresponsabile quando dice che il Pdl non deve abusare della pazienza dei democratici. Le sue parole sono la triste ma chiara conferma che nel Pd ci sono tanti esponenti che vogliono far cadere il governo".
Al momento, “viviamo giorno per giorno. Certo è che sulla giustizia c’è una partita aperta. Berlusconi lo ha ricordato. E anche io al suo posto avrei esposto le stesse considerazioni. D’altra parte mica Berlusconi è la prima vittima! Da Cossiga a Goria, passando per Forlani se proprio non vogliamo ricordare solo Craxi, tante vicende giudiziarie hanno dimostrato che il nodo dell’amministrazione della giustizia nel nostro Paese è grande quanto una casa". "Noi del Pdl ci sentiamo come sotto un bombardamento – prosegue Cicchitto – e, coltelli tra i denti, ci muoviamo. L’auspicio è che si possa giungere a realizzare alcune riforme e si possa tutelare Berlusconi".
Come si vede, "lo scenario è in costante evoluzione. Noi parlamentari, nelle prossime ore, avremo altri incontri e ritengo che a breve i presidenti dei gruppi alla Camera e al Senato prenderanno tutte le iniziative richieste dalla gravità della situazione".
Nel frattempo, è in corso al Quirinale l’incontro tra i capigruppo del Pdl di Senato e Camera, Renato Schifani e Renato Brunetta, e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il vertice e’ stato chiesto dai vertici del Pdl alla luce della sentenza della Cassazione su Mediaset che ha confermato la condanna per Silvio Berlusconi.
































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