Giuliano Ferrara, direttore del Foglio, intervenuto a La Zanzara su Radio24, dà ragione a Marco Travaglio, giornalista del Fatto e numero due di Servizio Pubblico, per ciò che riguarda il presidente del Senato, Pietro Grasso: “Travaglio e’ il prototipo di giornalista e di scrittore di mattinali di questura che io non vorrei mai essere – dice Ferrara – ma certo su Grasso ha ragione lui, non c’e’ il minimo dubbio. Grasso e’ molto furbacchione”.
“Su Grasso ha ragione Travaglio – ribadisce Ferrara -, e’ un po’ dura per me. Grasso e’ un tremendo furbacchione che poteva candidarsi con il Pd ma anche con Berlusconi, dice che Berlusconi ha fatto le stragi ma anche no, firma ma non firma e Andreotti forse e’ colpevole e forse no, e’ il tipo di italiano che io detesto di piu’ al mondo”. “Dopo di lui – aggiunge il giornalista – viene la Boldrini che e’ l’umanitaria, io non la sopporto proprio, la detesto da morire”.
Guardando al Colle, “sento parlare della Bonino al Quirinale: ecco, in quel caso mi faccio seppellire vivo. Mi sta di un antipatico mostruoso, un po’ con Pannella e un po’ con Teodori, un po’ col Pd e le donne, l’aborto, l’Onu, tutto, in tutto quello che non sopporto c’è sempre la Bonino di mezzo. E poi e’ un’abortista feroce, con le pompe della bicicletta, una cosa spaventosa”.
































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