‘Annullare la procedura di beauty contest, procedere a un’asta competitiva per l’assegnazione delle frequenze e rivedere la regolamentazione del loro uso’. Lo chiede il Pd con un ordine del giorno alla manovra a prima firma di Vincenzo Vita.
‘Il governo – spiega – deve attivarsi presso la Commissione Europea al fine di ottenere la chiusura della procedura di infrazione attivata nei confronti dell’Italia per la regolamentazione nazionale delle frequenze televisive e promuovere un’asta competitiva a titolo oneroso, garantendo ai nuovi entranti la partecipazione all’asta medesima per l’assegnazione dei mux televisivi e a prevedere una riserva a favore di soggetti caratterizzati da forme di azionariato popolare o diffuso alla loro proprieta’, al fine di incrementare il pluralismo del sistema radiotelevisivo e di dare opportunita’ a nuove forme di prodotto televisivo’.
‘Sarebbe inoltre utile assegnare – conclude – parte delle frequenze disponibili all’emittenza televisiva locale, evitando allo Stato gli esborsi per gli indennizzi previsti per la liberazione delle frequenze oggetto della gara LTE, oltre a rivedere, secondo criteri di efficienza, l’intera regolamentazione dell’uso delle frequenze televisive nel rispetto dei principi di valorizzazione economica dello spettro, di concorrenza, di neutralita’ tecnologica e di servizio’.
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