“I piccoli partiti non agiscono mai pensando al bene comune ma pensando ai loro interessi particolari, che si identificano con l’ambizione personale dei loro piccoli leader. La storia dimostra che il sistema migliore e’ il bipolarismo". Cosi’ il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, intervenuto a Cagliari per la campagna elettorale di Ugo Cappellacci per la candidatura alle elezioni regionali.
"I piccoli partiti – ha aggiunto – hanno ottenuto, con l’aiuto del Capo dello Stato, che si passasse dal 35% al 37% come sbarramento per avere il premio di maggioranza. Ecco allora la soluzione del ballottaggio che per noi e’ negativo. Se magari si arrivera’ ad una sfida tra Pd e Fi, immaginiamo che i grillini voteranno per il Pd. Quindi noi dobbiamo vincere con piu’ del 37% e sono convinto che nel nostro Paese esista questa possibilità".
Berlusconi spera "che Renzi trovi all’interno del suo partito la maggioranza per poter proseguire sulla strada che abbiamo tracciato. Con Renzi abbiamo trovato una possibilita’ di interloquire". Quindi, il Cavaliere ha osservato: "Abbiamo fatto un sondaggio scoprendo che il 70% di chi ha votato Grillo non e’ affezionato al simbolo e la maggioranza e’ delusa dal comportamento del M5S. In questo momento in Italia c’e’ un 40/42% tra indecisi e chi non voterebbe, e un 20% di votanti dei 5 Stelle delusi. Noi dobbiamo conquistare questo 60%, cioe’ 24 milioni di italiani che non hanno ancora deciso chi votare".
Il Cav si e’ detto certo che "arriveremo presto al nostro obiettivo di 12 mila Club Forza Silvio. Dobbiamo prepararci ad avere un esercito di sentinelle del voto per presenziare i seggi elettorali. Sto scrivendo le istruzioni per una campagna elettorale porta a porta. Nella mia vita ho fatto anche quello".
Parlando di turismo in Sardegna, Berlusconi suggerisce un’attività di promozione dell’isola soprattutto nell’Europa dell’Este. "Piace molto ai russi: bisogna fare documentari, film, ma non per promuovere l’isola a luglio e ad agosto, ma in tutti i mesi dell’anno. Anzi, io la trovo più bella d’inverno". "Vedrete quanto aumenterà quest’estate l’arrivo di turisti". E aggiunge: "La zona della chimica verde e’ una conquista straordinaria".
“NAPOLITANO? OGGI NON VOTEREI PER LUI” Tornando indietro, Silvio Berlusconi non rieleggerebbe Giorgio Napolitano a Capo dello Stato. "Le dico francamente, no", ha infatti risposto il leader di Fi alla domanda del direttore del telegiornale di Videolina in un’intervista esclusiva realizzata alla Fiera di Cagliari. "La storia giudicherà quella che è stata la parte del presidente della Repubblica in questo colpo di Stato del 2011, che è stato lungamente preparato a partire dal 2010 e anche per quanto riguarda l’ultimo, altrettanto negativo colpo di Stato, quello di condannare ingiustamente con una sentenza lontana dal vero e scandalosa, il leader del centrodestra. Un leader a cui il centrodestra – spiega Berlusconi – dà fiducia con milioni e milioni di voti e poi partendo da una sentenza così fatta si è dato corso a una procedura di decadenza che ha scombinato tutta la regolarità delle cose. Primo: in tutte le decadenze passate, il tempo era di 14 mesi. Con me il tempo si è ridotto a poco più di due mesi. Due: quando una norma nazionale contrasta con una norma europea sovraordinata, c’è l’obbligo per il giudice di rivolgersi per, diciamo così, l’interpretazione autentica della norma alla Corte di Strasburgo. Tre, gravissimo, si è applicata retroattivamente una legge, la legge Severino – ha concluso il leader di Fi – condannandomi alla decadenza e alla ineleggibilità e incandidabilità per sei anni, violando, calpestando, il principio primo di ogni ordinamento giuridico, che è la non retroattività della legge".
































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