Gregorio Fontana, deputato del Pdl e membro della giunta delle elezioni della Camera nella ormai scorsa legislatura, interviene sul caso-Sud Africa dove, come riportato nei giorni scorsi, uno sciopero delle poste ha rallentato la riconsegna dei plichi ai Consolati, tanto che l’Ambasciata a Pretoria ha emesso un avviso ai connazionali affinché portassero il plico a mano nelle sedi consolari.
"Uno sciopero delle poste in Sud Africa rischia di impedire l’esercizio del diritto al voto da parte dei nostri connazionali! Lo sciopero, infatti, ha impedito la consegna delle schede votate presso gli uffici consolari entro i tempi previsti. Secondo quanto previsto dalla legge, i responsabili degli uffici provvedono all’incenerimento delle schede pervenute dopo la scadenza, prevista per il 21 febbraio. Ciò è assolutamente inammissibile. Il diritto al voto è pilastro di ogni ordinamento costituzionale democratico", dichiara Fontana in una nota; dopo aver citato la Costituzione che "prevede espressamente il diritto al voto per i nostri connazionali all’estero", ricorda che "la norma che prevede la distruzione delle schede è di rango ordinario e non può, dunque, in nessun modo, essere di ostacolo all’esercizio di un diritto costituzionale di tale importanze, quale il diritto all’elettorato attivo. Si tratta di una norma che ha finalità legate al buon funzionamento e alla regolarità dell’espressione del voto. Ma, in questo caso, la sua applicazione apre una ferita nella vita democratica". Per questo, secondo il deputato, "bisogna intervenire subito". Fontana chiede quindi al Governo di "emanare immediatamente un decreto per prorogare i termini previsti dalla legge e far sì che i voti di tanti nostri connazionali non finiscano in fumo".
































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