Meno liste che nel 2004. E’ la constatazione emersa dalle informazioni date dai comitati elettorali consolari, costituiti in ogni circoscrizione consolare. In alcuni paesi non è stata presentata nemmeno una lista, motivo per il quale in tali sedi sono state annullate le elezioni. Non è stato il caso dell’Argentina, dove tradizionalmente c’è una grande voglia di partecipazione, sia come candidati che come elettori. Ad ogni modo però le liste che alla fine sono riuscite a presentare gli avalli sufficienti sono meno che in passato.
A Buenos Aires, solo per fare l’esempio della circoscrizione più numerosa al mondo (un dato ribadito dal Rapporto Italiani nel Mondo 2014) le liste che parteciperanno a queste elezioni sono soltanto tre, mentre dieci anni fa erano state sette. Il MAIE, movimento presieduto dall’on. Ricardo Merlo, si presenta, da solo o in alleanza, in tutte le nove circoscrizioni consolari dell’Argentina e naturalmente anche a Buenos Aires, dove la lista è capeggiata dal coordinatore del movimento a Buenos Aires, avv. Dario Signorini.
Nelle altre circoscrizioni il panorama è variegato, ma comunque si conferma che le liste presentate sono meno che dieci anni fa, con un caso unico in Argentina, ma che si ripete in altre circoscrizioni consolari in altri paesi e cioè l’iscrizione di una sola lista. E’ avvenuto nella circoscrizione consolare di Cordoba, dove l’unica lista presentata fa riferimento al presidente uscente Rodolfo Borghese e a suo figlio, il deputato Mario Borghese. Capolista sarà l’altro figlio, Rodolfo Borghese.
A Lomas de Zamora come a Buenos Aires si presentano tre liste. Tre anche a La Plata dove sono state ammesse tre delle cinque che inizialmente si erano presentate all’iscrizione. In tutte le altre circoscrizioni le liste saranno due, cioè a Bahía Blanca, Mar del Plata, Mendoza, Morón e Rosario.
Le tre liste presentate a Buenos Aires sono la numero 1, del MAIE, con a capo Dario Signorini, presidente di Fediba e dell’Associazione Lombarda, nonché consigliere uscente del Comites. La lista 2 è del MIRE, Movimento Italiani Residenti all’Estero del consigliere uscente del Comites Antonio Morello. La lista 3 è dell’Unione Sudamericana Emigrati Italiani, l’USEI, fondata da Eugenio Sangregorio, che non si presenta. A capo della lista c’è Michele D’Angelo, già consigliere del Comites di Buenos Aires e presidente del Centro Culturale Italiano di Olivos.
Come detto, il numero delle liste presentate è inferiore a quelle presentate nel 2004. Tra gli assenti, “eccellenti”, le liste dei partiti italiani, quali il Partito Democratico, che non ha iscritto una sua lista a Buenos Aires perché, assicurano i bene informati, non è riuscito a riunire le firme necessarie per la presentazione. Sparita completamente Forza Italia e tutti i suoi alleati quali Udc, Udeur, Ncd, An, ecc. In particolare per quanto riguarda An, che fu il partito a cui per anni fu legato il padre del voto degli italiani all’estero, Mirko Tremaglia, l’assenza del partito e dell’associazione storicamente legata alla destra, il Comitato Tricolore degli Italiani nel Mondo (Ctim) si registra in tutto il paese, ma l’attuale presidente del Ctim in Argentina, l’on. Giuseppe Angeli, deputato nelle due passate legislature, ha annunciato, insieme all’on. Menia, presidente del Ctim a livello internazionale, che non avrebbe presentato la lista, in protesta contro le modifiche al regolamento, apportate in poco tempo, ragion per cui, ha anticipato Angeli, parteciperà poca gente alle elezioni.
Ad ogni modo a Rosario, roccaforte di Angeli, si presentano due liste. MIRES (Movimento degli Italiani Residenti all’Estero e Solidali) con Marcelo Castello, presidente della Famiglia Abruzzese di Rosario (della quale Angeli è presidente onorario) a capo dei 21 candidati, dei quali 19 sono nati in Argentina. L’altra è la lista MAIE con Mirella, in riferimento all’ex senatrice Mirella Giai, personalità molto apprezzata a Rosario. In testa a questa lista c’è Mariano Gazzola, coordinatore del MAIE in Argentina e consigliere del CGIE. Cinque sono gli italiani presenti in questa lista che sono nati in Italia.
Le liste che si presentano a Lomas de Zamora sono: Lista Democrazia, Pace e Volontariato Solidario, sostenuta dall’attuale presidente del Comites di Lomas Alfonso Grassi (che non si ricandida), con a capo l’attuale tesoriere dell’organo, il dott. Emilio Julio Bianco. La lista 2 è quella del MAIE il cui capolista è il coordinatore del Movimento Associativo degli Italiani all’Estero nella circoscrizione di Lomas, Gerardo Pinto che è anche consigliere del CGIE uscente. La lista dell’USEI è la numero 3 e suo primo candidato è Vito Antonio Santoli.
Il MAIE porta il numero 1 a La Plata, e a capo della lista c’è l’ing. Guillermo Rucci, presidente uscente del Comites di La Plata e coordinatore MAIE nella circoscrizione. Juan Pedro Brandi, presidente della Fedemarche è il capolista della lista 2 “Pluritalia”. Nicolás Moretti è il primo candidato della lista 3 “Italiani in Movimento”.
Due le liste presentate a Mar del Plata. “Nuove Generazioni – Esperienza e Gioventù” la numero 1 e “Fratelli d’Italia” la numero 2. Due anche a Mendoza. La lista 1, quella del MAIE, il cui primo candidato è Marcelo Romanello, giornalista, coordinatore del Movimento nella zona di Cuyo e consigliere del CGIE. La lista 2 “Movimento Nuovo Garibaldi”, ha come capolista Vicente Trovato.
Nella circoscrizione consolare di Bahía Blanca si presentano due liste. La lista 1 è quella del MAIE, che ha come capolista, anche in questo caso, il coordinatore del movimento nella circoscrizione, Juan Carlos Paglialunga, che è anche presidente uscente del Comites baiense. La lista 2 che porta in testa il consigliere del CGIE Francisco Nardelli, è la “Lista Associativa e Federativa – Associazioni italiane del Sud argentino”.
Tre le liste che si presentano a Morón, una del MAIE, una che fa capo al presidente uscente del Comites e coordinatore del Pd in Argentina Francisco Rotundo e una terza riconducibile all’USEI.
Come è stato detto, a Córdoba si presenta una sola lista, riconducibile al MAIE.
Ufficializzate le liste, ora inizia la campagna elettorale vera e propria, ma il problema principale continua ad essere il numero ancora troppo esiguo degli iscritti a votare, provocato dall’approvazione di un nuovo regolamento che prevede l’iscrizione previa in un elenco elettorale da compilare prima di ogni elezione e che, per quanto riguarda specificamente questa tornata elettorale, non è stato subito confermato, ma è diventato operativo solo venti giorni dopo l’approvazione, col risultato che i tempi necessari per diffondere il cambio delle condizioni, la cosiddetta inversione di opzione, cioè chi vuole votare deve comunicarlo, sono stati strettissimi. Una modifica del regolamento fatta per le elezioni per il rinnovo dei Comites, ma che vuole essere la prova per il sistema previsto per le future elezioni politiche.
E’ stato fatto notare da più parti che per fare una modifica di questo genere ci voleva una ampia campagna d’informazione che solo in parte è stata sostituita con le lettere inviate dalle ambasciate ai cittadini spiegando il nuovo sistema.
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