La disoccupazione in Italia registra un leggero calo, passando all’11,6% dopo avere raggiunto il livello record dell’11,7%. Un lievissimo arretramento rispetto al massimo storico che fa di febbraio il mese con il piu’ alto tasso di persone in cerca di lavoro dopo il ‘nero’ gennaio. Anche il miglioramento rilevato per i giovani non cambia lo scenario, visto che il livello resta alto, pari al 37,8% tra i 15-24enni. Si tratta in tutto di quasi 3 milioni di disoccupati, circa 650 mila under 25. E nel resto d’Europa non va meglio, con la percentuale di senza lavoro che la stessa Bruxelles arriva a definire ‘inaccettabile’. Anche dall’Italia arrivano commenti preoccupati nonostante qualche segnale positivo. Infatti per sindacati, commercianti e consumatori non bastano 50 mila occupati in piu’ in un mese, esclusivamente donne, se su base annua se ne sono persi oltre il quadruplo.
Nel dettaglio, a febbraio, a confronto con gennaio, l’Istat nelle sue stime provvisorie registra micro-movimenti: segnano una piccola crescita gli occupati (+48 mila), ancora piu’ contenuto e’ l’aumento dei disoccupati (-28 mila), in parte ancora alimentati dalla diminuzione degli inattivi, coloro che ne’ hanno ne’ cercano un impiego. Inoltre la ‘ripresina’ occupazionale e’ dovuta esclusivamente alle donne. Si dovrebbe trattare di straniere e lavoratrici piu’ adulte, costrette dai nuovi requisiti pensionistici a restare piu’ a lungo a lavoro.
Guardando ai ragazzi, l’abbassamento del tasso di disoccupazione rispetto al massimo assoluto di gennaio non fa gridare alla vittoria. L’Istat precisa che ad essere in cerca di un impiego sono 647 mila under 25, ovvero il 10,7% della popolazione tra i 15 e i 24 anni, un livello altissimo visto che a quell’eta’ molti sono ancora fuori dal mercato del lavoro.
Stando agli ultimi dati, relativi al quarto trimestre 2012, tra loro ben 4,3 milioni sono inattivi e la stragrande maggioranza lo e’ per motivi di studio; mentre gli occupati sono poco piu’ di un milione, cioe’ meno di uno su due. Insomma, i miglioramenti congiunturali sono ancora timidi, anche gli esperti dell’Istituto di statistica parlano di cali ‘frizionali’ della disoccupazione, dovuti semplicemente al breve termine. E, infatti, il confronto annuo cancella ogni rasserenamento: basti pensare che si contano circa 220 mila occupati in meno e 400 mila disoccupati in piu’, su cui probabilmente pesano 256 mila ex-inattivi.
Passando al Vecchio Continente, la disoccupazione nell’Eurozona resta stabile al livello record del 12%. Anche qui a pagare il prezzo piu’ alto sono i ragazzi (23,9%). Per la Commissione Ue si tratta di ‘una tragedia per l’Europa’. Tornando all’Italia, la Cisl sottolinea come il lavoro debba essere ‘la priorita’ assoluta’ per il nuovo governo, sulla stessa linea Uil e Ugl, che giudicano i dati ancora ‘allarmanti’. Timori vengono espressi anche da Federconsumatori e Adusbef, ne’ ottimisti appaiono i commercianti: secondo Confcommercio, nonostante l’occupazione rilevi una ‘moderata crescita’, il ‘disagio sociale resta elevato’.
































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