Confermati tutti gli impegni pubblici fino al 28 febbraio, a partire da domani con l’udienza generale e nel pomeriggio le Ceneri. Unica variante per domani pomeriggio e’ che il rito dell’inizio della Quaresima si celebrera’ non a Santa Sabina, ma in San Pietro, perche’ e’ probabile una grande affluenza di popolo. Scorrono cosi’ le prime ore di Benedetto XVI dopo l’annuncio che dal 28 non sara’ piu’ Papa. Le persone a lui vicine lo descrivono come sereno dopo aver preso la decisione e fino alla fine del mese la agenda sara’ rispettata. C’e’ quindi attenzione per gli ultimi discorsi pubblici, dalle udienze agli Angelus. Vengono confermate anche le udienze a due presidenti, della Romania e del Guatemala, i ‘suoi’ parroci, il clero di Roma, attende con una certa trepidazione l’udienza di giovedi’ prossimo. Dal 17 al 23 regolare ritiro di quaresima con la curia. Non sembra invece ragionevole che veda la luce la annunciata quarta enciclica, che si ipotizzava dedicata alla fede. Niente impedira’ a Joseph Ratzinger di completarla una volta lasciato il soglio di Pietro, ma ovviamente non sara’ una enciclica.
Il Papa che ha rinunciato, primo dopo secoli, non e’ fuggito, ne’ davanti a strane manovre ne’ davanti alle responsabilita’, spiega l’Osservatore romano, ricordando che da teologo, vescovo, cardinale e Papa Joseph Ratzinger ha sempre agito ‘controcorrente’ e per annunciare Gesu’ alle persone. ‘Ha preso questa decisione – ha sottolineato dal canto suo il portavoce vaticano Federico Lombardi – con umilta’, coraggio e saggezza nel valutare la propria situazione davanti a Dio, questo e’ uno dei messaggi del suo gesto che e’ parlante non solo per la Chiesa, ma per ogni persona’. Risposta soft a domanda diretta di chi si chiede se dietro alla rinuncia di Benedetto XVI ci siano non precisate manovre ecclesiali.
I canonisti e gli esperti si applicano intanto a esplorare una situazione inedita. Molte le questioni che si dovranno affrontare, dall’appellativo con cui rivolgersi all’attuale Papa, ai segni del suo pontificato, compresi l’anello e il sigillo, che andranno invalidati. Dal 28 prossimo Benedetto XVI abitera’ prima a Castelgandolfo, e poi nell’ex monastero all’interno del Vaticano che sara’ la sua residenza. ‘Non e’ previsto che partecipi al conclave’, ha detto Lombardi, ne’ avra’ ruoli operativi in dicasteri pontifici. Certo non interferira’ in nessun modo nel ministero del suo successore. ‘E’ una persona molto discreta – ha ricordato il portavoce – sicuramente non interferira’, di questo possiamo essere sicuri’. ‘Credo sia sbagliato’, ha ancora detto Lombardi, leggere la rinuncia e interpretarla come la risposta a problemi limitati, di governo o problemi operativi. Il Papa ha spiegato la sua decisione ‘in termini piu’ profondi e spirituali’, e mettere l’accento su problemi di governance o di Vatileaks come significativi in questa decisione e’ "fuorviante’.
Circa quanto ha scritto l’Osservatore romano, sul collegamento tra la decisione di lasciare l’incarico e il viaggio in America Latina dello scorso marzo, padre Lombardi ha invitato a ‘non concentrare troppo l’attenzione’ sulla data perche’ la decisione del Papa di lasciare il soglio ‘e’ indipendente da vicende particolari’, collegata allo ‘indebolimento davanti alla vecchiaia’, e’ una scelta maturata nel tempo. ‘Nell’ultimo viaggio internazionale, – ha ricordato – faticoso, con tanti fusi orari, spostamenti e appuntamenti, avra’ fatto la considerazione’ che ci volevano energie piu’ giovani, ‘ma non e’ che avesse preso la decisione’.
































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