Dopo ‘oltre due anni di lavoro, per un progetto che mi ha totalmente assorbito, ‘Maometto’ del regista iraniano Majid Majidi, ho bisogno di staccare e pensare un po’ a me e alla mia famiglia. Poi quest’estate dovremmo iniziare le riprese di Guernica 33 Dias, il film di Carlos Saura su Picasso (interpretato da Antonio Banderas, ndr)’. Lo dice il tre volte Premio Oscar Vittorio Storaro. Il progetto su Maometto di Majidi (I bambini del cielo), con un budget di oltre 30 milioni di dollari, che dovrebbe essere concepito come una trilogia, comprende nella troupe internazionale anche lo scenografo Aleksandar Denic (Underground, Rasputin) e un esperto di effetti speciali, anch’egli premio Oscar, come Scott E. Anderson (Le avventure di TinTin, King Kong, Terminator 2). Per Storaro ‘ci si contrappone perche’ non si conosce abbastanza l’altro. E io spero che questo progetto su Maometto aiuti a far conoscere di piu’ il Corano e l’Islam’.
Majid Majidi, intervistato dalla testata turca Hurriyet Daily News su ‘Muhammad’, che dovrebbe arrivare nelle sale fra due anni, ha spiegato: ‘Stiamo lavorando da quattro anni, con ricerche durate due. Il mondo collega l’Islam al terrore, io invece volevo fare un film che mostrasse il vero volto dell’Islam’.
Guernica 33 Dias di Carlos Saura, invece, raccontera’ Pablo Picasso, che avra’ il volto di Antonio Banderas, nel periodo speso dall’artista (33 giorni appunto) a realizzare uno dei suoi capolavori, Guernica, il murale dipinto durante la guerra civile spagnola, come reazione alla distruzione nel 1937 della citta’ basca di Guernica ad opera della Luftwaffe. Il film si concentrera’ anche sul rapporto passionale e conflittuale fra il pittore e la brillante ma inquieta Dora Maar (Gwyneth Paltrow). ‘Con Carlos, grande amico, oltre che grande artista, ogni volta, e questo e’ il nostro settimo progetto insieme, abbiamo realizzato qualcosa di innovativo, abbiamo sfondato qualche porta’ spiega Storaro (quattro candidature all’Oscar, di cui tre vinti, per Apocalypse Now, Reds e L’ultimo Imperatore) che ha gia’ firmato da ‘cinematographer’ (definizione che Storaro preferisce a direttore della fotografia) altre opere su vite di pittori come Goya, sempre di Saura, e Caravaggio di Angelo Longoni per la Rai. Sottolinea: ‘Solo al primo giorno di riprese so raccontare la strada che scelgo. Per ora e’ tutto in embrione. Questi sono progetti che danno l’opportunita’ rara di approfondire la conoscenza di personalita’ straordinarie. In questo caso poi ci sara’ l’analisi di un artista che cerca disperatamente un’idea per esprimersi’.
































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