Il centrodestra italiano che abbiamo conosciuto negli ultimi anni non esisterà più dopo le elezioni amministrative di giugno. In cantiere c’è già un nuovo soggetto politico che raggruppi i tre partiti storici, più il movimento civico. Dopo le Amministrative le forze politiche di area centrodestra si siederanno a un tavolo per dare forma a quella che già oggi è più che una idea.
Renato Brunetta spiega: “Il centrodestra deve fare uno scatto in avanti, se vogliamo essere competitivi saremo costretti ad andare verso un soggetto unico. Qualora Renzi dovesse perdere il referendum – evidenzia il capogruppo Fi alla Camera – gli italiani devono avere un’alternativa".
Su questo si esprime anche il governatore azzurro della Regione Liguria, Giovanni Toti: "Appena chiusa la campagna elettorale, credo sia indispensabile mettere testa a una riflessione che porti il centrodestra a costruire una coalizione coesa che sfoci in una federazione molto unita, anche in un soggetto unico". "La piattaforma esiste già – sottolinea – bisogna metterla giù in modo sistematico, costruire un percorso. Non so dire i tempi ma deve essere veloce. Mi auguro che il 2016 sia un anno di svolta per il centrodestra. Su questo non c’e’ dubbio".
Il senatore di Forza Italia, Altero Matteoli, è d’accordo: “Bisogna creare un’alternativa seria e credibile alla sinistra di Renzi. Non possiamo lasciare il popolo che non si riconosce in Renzi senza una casa. I tre maggiori partiti del centrodestra e le altre forze che non si riconoscono nella sinistra hanno il dovere di predisporre attraverso una federazione o qualcos’altro l’alternativa”.
Insomma, qualcosa bolle in pentola. Intanto Forza Italia continua a lavorare per convincere gli italiani a votare No alle riforme di Renzi: “Se perde il referendum, va a casa”, sottolinea Toti.
































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