Rabbia e sfotto’. All’indomani dell’acceso duello in campo tra Juventus e Roma c’e’ ancora molta elettricita’ sui social network da parte dei tifosi bianconeri e giallorossi. Su Facebook e Twitter infiamma la polemica romanista per il modo in cui e’ arrivato il ko di Torino. Sul banco degli imputati soprattutto l’arbitro Rocchi che per alcuni, in maniera ironica, e’ il vero ‘migliore in campo’ visto che "ha segnato una tripletta e si e’ portato a casa il pallone".
Per i romanisti le decisioni a senso unico del direttore di gara sono quindi spiegate con un simpatico fotomontaggio dell’area di rigore bianconera, ingrandita nei settori in cui sono stati fischiati i falli di Maicon e Pjanic. Un’altra immagine ricorrente in rete e’ quella che mette a confronto le due maglie da gioco: in quella giallorossa, all’interno del colletto, campeggia la scritta "La Roma non si discute si ama" (realmente presente), in quella bianconera invece si legge "Rocchi non si discute si ama".
"La Juve non l’ha rubata, l’ha vinta sul campo" e "Stamattina Tevez ha rovesciato il caffe’ e ha chiesto il rigore" sono altri esempi di come i sostenitori della Magica hanno ‘metabolizzato’ la sconfitta allo Juventus Stadium.
Ovviamente di diverso tenore i commenti postati dagli juventini che consigliano ai colleghi della Capitale di "imparare a perdere" e a Totti di "stare sereno" (parafrasando un cinguettio del premier Renzi). Qualcuno, per rincarare la dose, tira in ballo anche il passato scrivendo che alla fine "ha pareggiato Turone!". Sofisticata invece la lettura dell’intera vicenda che viene fornita da alcuni internauti: "Se proprio dobbiamo pensare al complotto, Rocchi l’hanno mandato Tavecchio e Lotito per distruggere l’alleanza Juve-Roma fuori dal campo".
LA POLITICA Intanto il risultato della partita muove anche il mondo della politica. Marco Miccoli, Pd, annuncia “un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Economia ed un esposto alla Consob dopo i fatti che si sono registrati ieri sera durante la partita Juventus Roma". “Sono società quotate in borsa, e quindi gli incredibili errori arbitrali (oltre a falsare il campionato e minare la credibilità del Paese) incidono anche sugli andamenti della quotazioni borsistiche. Per questo, con i miei atti parlamentari ispettivi, sollecito il ministro Padoan e la Consob a chiarire se ci possono essere stati atti che ledono le normative vigenti, svantaggiando e penalizzando gli incolpevoli azionisti".
Per Miccoli “la partita di ieri, trasmessa in tutto il mondo, ha dato una pessima immagine del Paese. Meritocrazia e qualità vengono messi in secondo piano a favore di decisioni errate – dice ancora l’esponente del Pd -. Più che dell’ articolo 18, sono sicuro che gli imprenditori stranieri siano messi in fuga soprattutto da questa arbitrarietà e mancanza di certezza nell’applicazione delle regole, assolutamente impensabile in qualsiasi altra parte del mondo civilizzato. A Roma c’è l’americano Pallotta che continua ad investire in Italia. Speriamo che ieri non abbia visto la partita. O, almeno, che l’abbia dimenticata in fretta…”.
Anche Fratelli d’Italia-AN, con il capogruppo Fabio Rampelli, annuncia una interrogazione parlamentare “su Juventus-Roma e sul comportamento dell’arbitro Rocchi che avrebbe potuto e potrebbe far scaturire incidenti dalle conseguenze incalcolabili. A tutto c’e’ un limite. Gli italiani pagano fior di quattrini per il campionato di calcio e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Delrio, che detiene la delega allo sport, ha il dovere di spiegarci come intenda garantire risultati ottenuti per esclusivi meriti sportivi".
"Sono un ex atleta azzurro – aggiunge -, quindi uno sportivo prima che un tifoso, non sono mai stato un esagitato; i commentatori delle varie trasmissioni televisive hanno gridato allo scandalo in maniera unanime dopo la visione in moviola degli episodi da cui sono nati i goal della Juventus. Migliaia di utenti di decine di emittenti in tutta Italia, appartenenti a ogni tifoseria, hanno gridato all’ennesimo scandalo calcistico. Assegnare due rigori inesistenti e un goal in fuorigioco, determinando matematicamente la vittoria della partita, puo’ significare attribuire i punti sufficienti per l’assegnazione finale del titolo, ma anche condizionare l’andamento in borsa delle societa’ quotate, alterare per importi milionari i premi delle scommesse regolari".
"Ricordo – dice ancora – che i cittadini, per i tornei nazionali di football, sostengono ogni settimana in tutti i campi d’Italia decine di milioni di euro in: polizia di stato, carabinieri, vigili del fuoco, polizia municipale, 118, assistenza sanitaria per contusi e feriti, nettezza urbana, potenziamento trasporto pubblico, riparazione danni per atti di vandalismo commessi allo stadio, sui treni, sugli autobus e nelle città". "Se la Figc e la Lega calcio, che non prendono iniziative per introdurre la moviola in campo e limitare il potere discrezionale dei giudici di gara, vogliono rischiare che lo scudetto sia assegnato aldila’ dei valori in campo, oltre a pagare gli arbitri e paghino tutto il resto. È gia’ assurdo che spetti allo Stato sostenere le spese elencate, in presenza di gare regolari, ma e’ pressoche’ certo che non si debba far tirare fuori agli italiani un solo euro per lo svolgimento di un torneo falsato dagli errori o dai favori gia’ accertati in passato", conclude Rampelli.
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