Mario Balotelli torna in Italia. Al Milan: finisce come i diretti interessati sognavano un lungo corteggiamento reciproco, ricco di ammiccamenti, che ha risentito poco o nulla dell’anatema di Silvio Berlusconi sul ‘pericolo di inserire una mela marcia nello spogliatoio’. Il presidente rossonero si e’ scusato, e una ventina di giorni piu’ tardi sono bastate 72 ore per chiudere la trattativa con il Manchester City: 20 milioni di euro (piu’ 3 di bonus) pagabili a rate, 5 milioni di euro (bonus inclusi) fino al 2017 per l’attaccante che domenica contro l’Udinese potra’ esordire con la maglia n.9 che fu di Pato.
Balotelli e’ atteso a Milano domani alle 11.30, e subito sara’ accompagnato all’ospedale di Busto Arsizio per sostenere una prima tanche di visite mediche, a cui dovrebbero seguire dei test fisici nel pomeriggio. Non e’ escluso che i test proseguano anche giovedi’, quando Allegri potrebbe subito metterlo alla prova nell’amichevole contro i dilettanti del Darfo Boario.
‘Mario e’ un grandissimo giocatore e verra’ per aiutare la squadra. Siamo felici, lo spogliatoio lo attende a braccia aperte. Speriamo possa fare una gran stagione qui al Milan’, e’ il messaggio di benvenuto di Robinho, il cui futuro potrebbe tornare in bilico nei prossimi giorni. Il suo agente e’ lo stesso di Balotelli, quel Raiola che (con l’assistenza dell’avvocato Vittorio Rigo) ha portato a termine un’operazione di complicata per diversi aspetti: il City non voleva svendere un giocatore pagato 28 milioni di euro nell’estate 2010, e l’ultimo affare con il Milan (Tevez) non era andato secondo i programmi.
Ha aiutato invece la voglia di Balotelli di andare al Milan, e quella di Silvio Berlusconi di piazzare un colpo. ‘Ha una faccia molto simpatica, una faccia rossonera’, disse di Mario lo stesso Berlusconi in uno dei suoi interventi elettorali nella primavera del 2010. Due anni e mezzo piu’ tardi, di nuovo diviso fra Milan ed elezioni, dallo scorso novembre l’ex premier si e’ ritrovato spesso a parlare di Balotelli.
Il 16 novembre ha ammesso: ‘Balotelli mi piace’. ‘Non e’ un sogno’, ha detto enigmatico il 4 dicembre e l’indomani Mino Raiola ha avvertito: ‘Costa come la Gioconda’. ‘Non c’e’ nessuna trattativa , queste cose non si possono piu’ fare’, ha spiegato il presidente l’8 dicembre e una settimana dopo ha aggiunto: ‘Non mai sognato Balotelli, non mi sembra rientri nei programmi del Milan’. Con l’anno nuovo Berlusconi ha tirato il freno a mano. ‘Balotelli non mi convince come uomo’, ‘non e’ mai stato nei miei pensieri’, e il 7 gennaio e’ stato duro: ‘Se metti una mela marcia nello spogliatoio puo’ infettare tutti gli altri. Ho avuto modo di dare un giudizio sulla persona Balotelli, non accetterai mai che facesse parte del Milan’.
Poi sono arrivate le scuse, e dal 15 gennaio Galliani e’ diventato man mano piu’ possibilista, ma era troppo il primo prezzo fissato dal City: 37 milioni di euro. ‘Se cala mi fiondo’, annuncia il 20 gennaio l’ad rossonero, che in stretto contatto con Raiola, l’altro regista dell’affare, un giorno dopo l’altro vede calare il prezzo. Nel frattempo e’ tramontata l’idea Kaka’ e anche se Berlusconi continuava a definire ‘impossibile l’operazione’, Galliani ha aperto uno spiraglio giocando con le percentuali: 99,9% periodico, poi 99,5%. Ma l’attaccante era certo al 100% di lasciare Manchester. Ha dato una festa con gli amici, disdetto l’affitto e fatto i bagagli. Non tutti, ma molti a Manchester lo rimpiangeranno, a lui di certo non manchera’ una citta’ che non gli e’ mai piaciuta.
































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