La batosta del Camp Nou ‘e’ gia’ stata messa da parte’. In attesa della controprova sul campo, Massimiliano Allegri e’ sicuro che il suo Milan sia ‘tornato rafforzato dal Barcellona’, che ora ci sia bisogno di ‘trasformare il dispiacere in rabbia agonistica contro il Palermo’ per continuare la corsa verso la prossima Champions League, e che sia inutile parlare del suo futuro o delle voci su proposte di altre squadre, bollate come ‘illazioni’. Eppure il livornese ha attirato l’attenzione di vari club, la Roma in testa. Ed e’ diffuso il sospetto che la sconfitta contro il Barca abbia rimesso tutto in discussione dopo l’annuncio di Silvio Berlusconi, che tre settimane fa si e’ detto pronto a pareggiare eventuali offerte. ‘In questo momento parlare del mio futuro non ha senso, intendo rispettare il mio contratto fino al 2014. Se ci fosse qualcosa la societa’ sarebbe la prima a saperlo e sarebbe lo stesso dall’altra parte’, taglia corto l’allenatore ribadendo che ‘hanno fatto piacere’ le parole del presidente prima del derby ‘ma si sa che nel calcio contano i risultati’.
Il bilancio si fara’ alla fine, intanto Allegri tiene a un paio di precisazioni. Ammette che ‘poteva essere importante’ il tiro di Niang finito sul palo, ma ‘non c’e’ nulla da rimproverare’ al francese (con il Palermo annunciato in partenza dalla panchina) ne’ al resto della squadra per la partita di Barcellona. Anche perche’, spiega, ‘si e’ un po’ persa di vista la realta’ dopo il 2-0 dell’andata’ e al ritorno c’e’ stato poco da fare contro il Barcellona che ‘gioca un altro sport’ e uno ‘straordinario Messi che nel primo gol si e’ alzato il pallone per fare una volee da tennista’.
In attesa di vedere contro il Palermo (Balotelli titolare con Boateng e uno fra El Shaarawy e Robinho) se i suoi hanno smaltito la delusione di Champions Allegri e’ ‘assolutamente sereno’. Per i quarti di finale fa ‘i migliori auguri a Conte e alla sua Juventus, che ormai ha gia’ vinto lo scudetto’ e coccola il suo Milan che ‘e’ in una buona posizione di classifica. Qualche mese fa – sorride – l’Europa League era un miraggio mentre ora passa il concetto che il terzo posto e’ quasi un fallimento’.
A 10 giornate della fine i rossoneri hanno 2 punti di ritardo dal Napoli e 3 di vantaggio sulla Fiorentina, che dovranno affrontare in un finale pieno di scontri diretti (anche con Juventus e Roma). ‘Dobbiamo cercare di giocare la Champions l’anno prossimo, attraverso il preliminare o direttamente – ha detto l’allenatore rossonero -. Non sara’ facile perche’ ci sono sei squadre in lotta per due posti’.
































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