"La lotta alla mafia e l’aggressione ai patrimoni della criminalità sarà una delle chiavi dell’azione del Governo nel 2014, non solo per un tema etico e di democrazia, ma anche perché in un momento in cui cerchiamo di rendere il Paese competitivo, è fondamentale che su queste questioni si sia in grado di avere una lotta senza quartiere". Così, il presidente del Consiglio Enrico Letta, ha annunciato questo pomeriggio in una conferenza stampa a Palazzo Chigi il Rapporto sulle linee guida della politica antimafia, redatto dalla Commissione per l’elaborazione di proposte per la lotta, anche patrimoniale, alla criminalità, istituita nei mesi scorsi dalla presidenza del Consiglio.
A spiegare le misure contenute nel rapporto, che si potrà scaricare on line, è stato il presidente della commissione Roberto Garofoli. Ecco le principali: la possibilità per il procuratore nazionale antimafia di proporre la confisca di prevenzione patrimoniale; l’abbattimento dei tempi del processo applicativo della confisca; misure a sostegno dell’impresa al momento del sequestro "affinché – ha spiegato Garofoli – non arrivi come avviene oggi nel 90% dei casi, in condizione di fallimento o decozione".
Sulle misure per recidere il legame tra mafia ed economia, Garofoli ha parlato di "un vuoto da colmare nel nostro ordinamento causato dalla mancata previsione della fattispecie di auto riciclaggio". Ulteriori misure riguardano la disciplina dello scioglimento degli enti territoriali, che potrà valere anche per le società partecipate; il voto di scambio politico mafioso; l’istituzione di sezioni specializzate con personale specializzato per il 41bis. "Gli uffici legislativi dei ministeri maggiormente interessati, Giustizia e Interni oltre alla presidenza, stanno già lavorando – ha annunciato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi -. Se non nei prossimi giorni sicuramente nelle prossime settimane avremo uno o più provvedimenti normativi".
































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