”Il canale diplomatico e’ aperto”. Il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, non se la sente di chiudere ancora del tutto la porta ad Air France e, in un’intervista al Corriere della Sera, ricorda che il prossimo 20 novembre ci sara’ a Roma un bilaterale Italia-Francia, dove Alitalia ”non sara’ il primo tema sul tavolo”, ma e’ difficile pensare che il dossier della compagnia aerea non venga aperto in quella occasione. Lupi, pero’, mantiene una certa dose di pragmatismo: se i Francesi ”scenderanno sotto il 25% si guardera’ altrove. Dopo 5 anni dal loro ingresso il mondo del trasporto aereo e’ cambiato: c’e’ la Cina, il Medio Oriente, le low cost. Noi vogliamo un’alleanza, la troveremo e faremo in modo che sia forte".
Si riapre cosi’ il fronte delle possibili alleanze, che vanno dagli emiri di Etihad ai Russi di Aeroflot. Societa’ con cui in passato ci sono stati contatti di varia natura (Etihad e’ partner sia di Alitalia che di Air France) ma con le quali non sarebbero in calendario incontri nei prossimi giorni. La decisione di Air France di ieri, quella di portare a zero il valore delle azioni Alitalia in bilancio, fa ancora discutere: secondo le fonti citate dal Wall Street Journal, Parigi smentisce seccamente le voci secondo le quali sarebbe intenzionata a far fallire Alitalia solo per spuntare un prezzo piu’ basso per un’eventuale acquisizione. Mentre gli analisti di Hsbc, che dopo i dati di bilancio hanno alzato il prezzo obiettivo delle azioni Air France, apprezzano la ‘cautela’ con cui il gruppo transalpino sta affrontando la spinosa questione Alitalia.
































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