Il segretario del Pdl Angelino Alfano annuncia che non andrà al vertice che era programmato per stasera alle 19.30 con il presidente del Consiglio Mario Monti, con il segretario del Pd Pierluigi Bersani e il numero uno dell’Udc Pierferdinando Casini: di conseguenza, il premier decide di annullare l’incontro e rinviarlo a data da destinarsi. "Ecco perché non andrò al vertice stasera da Monti con Bersani e Casini: non vogliamo parlare di Rai e di giustizia" ha spiegato Alfano ai microfoni del Tg5, aggiungendo: "Ci eravamo sbagliati a credere che i problemi degli italiani riguardassero l’economia. Se lì mi devo incontrare per soddisfare la sete di poltrone Rai o per far restare uniti Bersani, Vendola e Di Pietro parlando di giustizia mi pare che sarebbe il teatrino della politica. A questo mi sottraggo". Il segretario del Pdl assicura però fedeltà all’esecutivo Monti: "Il pasticcio di oggi non è responsabilità di Monti che domani avrà la nostra fiducia alla Camera dove ci sarà una votazione. Da questo punto di vista non verrà meno la fiducia al governo". La decisione di Alfano, apprezzata dai vertici del Pdl, viene criticata fortemente da Bersani: "E’ un atteggiamento incredibile" ha affermato il segretario dei Democratici, sottolineando che "all’ordine del giorno dell’incontro, come potrà confermare Monti, non c’erano solo Rai e giustizia".
La "defezione" di Alfano arriva dopo ore di agitazione all’interno del Pdl e un’altra defezione eccellente, quella dell’ex premier Silvio Berlusconi alla puntata di Porta a Porta che doveva essere registrata stamattina e andare in onda stasera, ma che è stata annullata: Berlusconi ha deciso di non partecipare al programma e di partire direttamente per la Russia, dove incontrerà Vladimir Putin. "Silvio Berlusconi è rimasto vittima della par condicio" spiega il conduttore Bruno Vespa in una nota, aggiungendo: "L’ex presidente del Consiglio mi ha spiegato che dopo le polemiche dei giorni scorsi sul ruolo di Alfano una sua presenza (in trasmissione e negli spot che l’annunciavano) in parallelo con il segretario del Pd (prevista per il 21 marzo, ndr) avrebbe creato sgradevoli equivoci sulla leadership operativa del Pdl che è di Alfano al quale Berlusconi intendeva confermare ancora una volta tutta la sua fiducia". "Vespa si tolga dall’imbarazzo, inviti sia Berlusconi che Angelino Alfano. Il 21 dovrei essere ospite di Porta a Porta: cedo il mio posto" ha scritto Bersani su Twitter, mentre Vespa ha successivamente replicato al segretario del Pd confermando l’invito: "Apprezzo molto la generosità di Bersani, ma l’invitato speciale per il 21 marzo, giorno di inizio della primavera, resta lui e soltanto lui".
Daniele Capezzone, portavoce del PdL, commenta così la decisione di Alfano di non partecipare al vertice con il premier, Bersani e Casini: "Angelino Alfano ha dimostrato ancora una volta che il Pdl non vuole un’agenda di palazzo, centrata sulle priorita’ dei partiti, ma un’agenda di cose concrete, centrata sui problemi degli italiani, a partire da lavoro, economia, credito, fisco. E’ bene che Pierluigi Bersani e Pierferdinando Casini – sottolinea l’esponente PdL – prendano atto di un fatto: il Pdl non vuole giochetti e pensa al Paese, non alle priorita’ del ceto politico".
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