E’ morto ieri, nella notte, Michele Ferrero, “padre” della Nutella, prodotto italiano famoso in tutto il mondo. Ferrero, scomparso all’età di 89 anni, geniale patriarca dell’omonimo colosso dolciario di Alba, si è spento a Montecarlo. Se ne va così un pezzo importante della storia economica italiana, che ha saputo trasformare il piccolo laboratorio del padre Pietro in una multinazionale con venti stabilimenti e oltre 30mila collaboratori i 53 Paesi.
Nonostante Michele Ferrero non avesse fatto studi di comunicazione, e usasse un linguaggio diretto, quasi spiccio, aveva la visione, sapeva dove voleva portare la sua azienda. "Se non saremo qualcuno in Europa, non saremo niente neanche in Italia", diceva nei lontani anni ’50, quando la sua azienda sbarcò in Germania, ad Allendorf. Un trampolino verso il resto del mondo, conquistato un pezzo alla volta, grazie ad idee geniali. Dai Mon Cheri’ (1956) ai Tic Tac (1969) passando per il Kinder Cioccolato (1968) per poi andare a Kinder Sorpresa (1974) e ai Ferrero Rocher (1982).
Idee, lavoro e low profile le parole d’ordine del suo successo, abbinate sempre all’attenzione per i valori umani, per il rispetto della sua terra d’origine e dei suoi dipendenti, per i quali arriva persino ad acquistare alcuni appartamenti in Liguria in cui mandarli in vacanza. E’ dalla volonta’ di Michele Ferrero che nel 1983, non a caso, nasce la Fondazione Ferrero. "Lavorare, creare, donare" i verbi che compaiono nel luogo di questo ente, che abbina l’impegno per gli ex dipendenti alla promozione di iniziative culturali e artistiche.
IL RICORDO DELLE ISTITUZIONI Messaggi di cordoglio da politica e massima istituzioni, che ricordano Michele Ferrero come un grande italiano. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato alla famiglia di Michele Ferrero: "Ho appreso con commozione la notizia della scomparsa di Michele Ferrero, imprenditore di razza, conosciuto e apprezzato in Italia e all’estero. Ferrero è stato per lunghissimi anni un protagonista dell’industria italiana, riuscendo a essere sempre al passo con i tempi grazie a prodotti innovativi e al suo lavoro tenace e riservato. L’Italia lo ricorda con riconoscenza, anche per l’opera di sostegno e promozione della cultura".
Profondo cordoglio alla famiglia per la scomparsa di Michele Ferrero è stato espresso dal premier Matteo Renzi. "Un innovatore, un grande italiano che ha portato a testa alta nel mondo la creativita’, il talento, la qualita’, la capacita’ imprenditoriale del nostro Paese".
Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni: "Con Michele Ferrero scompare uno dei massimi esponenti della nostra imprenditoria, che ha saputo, con il lavoro e il sacrificio, coniugare l’innovazione con la tradizione e la genuinita’ italiane". "Ferrero e’ un nome conosciuto in tutto il mondo e significa Italia. Ricordo – ha aggiunto Gentiloni – anche le iniziative che negli anni ha saputo creare nel settore della solidarieta’ sociale ed economica, le Imprese Sociali della Ferrero, presenti anche in Asia e in Africa". "Michele Ferrero ci lascia, ma – ha concluso il ministro – restano i suoi valori umani e imprenditoriali".
































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