Noi del MAIE Europa siamo pronti alle elezioni anticipate, con la nostra insegna e con generali, ufficiali e truppe su tutto il territorio. Siamo motivati dal sapere esattamente per cosa combattiamo. Non siamo in mezzo al guado in snervante attesa che strateghi romani decidano finalmente se i loro partiti esisteranno ancora fra qualche mese e, se sì, come si chiameranno e quale sarà il loro simbolo. Non dobbiamo aspettare che qualcuno a Roma decida chi candidare e chi no, magari tirando fuori dal cilindro personaggi improbabili amici di questo o di quel gerarca. Noi candideremo i migliori fra i nostri aderenti, che intanto sono tutti stati accettati in base al loro curriculum. Non abbiamo che l’imbarazzo della scelta fra tanti giovani di gran valore, fra donne stupende, fra uomini di primissimo piano.
La scelta non verrà fatta nè da Merlo nè da altri, ma solo ed esclusivamente da chi – al 31 dicembre di quest’anno – risulterà avere aderito al MAIE. Stiamo mettendo a punto un procedimento semplice e trasparente che potremmo chiamare "primarie", ma preferiamo definire come consultazione democratica. Nulla di strano perchè il MAIE è un movimento popolare di base. I titoli di Coordinatore o Responsabile non indicano capi e capetti, ma solamente funzioni volontaristiche di necessario raccordo.
A ciascuna delle persone che ha bussato alle porte del MAIE, prima di farla entrare abbiamo spiegato bene che aderire al Movimento non significa iscriversi automaticamente nella lista dei candidati e che – come abbiamo ribadito sia l’On. Merlo che io al Congresso di Verona (i discorsi si possono ascoltare nei video che pubblichiamo in questa pagina) – per noi le elezioni non sono il fine, bensì una tappa sul nostro cammino che proseguirà con il medesimo ritmo anche dopo.
In vista della tappa importante del 10 marzo, proseguiamo serenamente con la nostra agenda: possibilmente entro la fine dell’anno si terranno i Congressi nazionali a Bruxelles, Parigi, Ginevra, Stoccarda e Londra. Uno o due potrebbero slittare all’inizio del 2013 per ragioni organizzative. Entro Gennaio definiremo le liste elettorali in base ai risultati della consultazione interna fra tutti gli aderenti entro il 31 dicembre. Non ci interessa chi si presenta all’ultima ora o perchè si è accorto che il suo partito non c’è più o perchè è stato scartato. Insomma, andiamo avanti con entusiasmo continuando a parlare di cosa stiamo facendo e di cosa intendiamo fare noi con positive thinking che accresce le energie mentre criticare, sospettare, insinuare avvelenano la mente e sfiancano.
Il vero spirito del MAIE lo ha egregiamente sintetizzato il giovane Coordinatore in Polonia quando, aderendo, ha scritto:"In questo momento storico più che mai l’Italia ha bisogno di tutti i suoi figli, anche di quelli che fisicamente sono più lontani". Ovvero, non "Cosa può fare l’Italia per me" ma "Cosa posso fare io per l’Italia". Bellissimo.
*Coordinatore MAIE Europa
Discussione su questo articolo