Un commento, come ItaliaChiamaItalia, alle dichiarazioni che Fabio Porta, deputato dem eletto oltre confine, ha rilasciato durante un’intervista a Gente d’Italia. Non vogliamo parlare, qui, di ciò che Porta non ha detto, ovvero che il governo dei tagli che lui tanto critica è il suo, a guida Pd, il partito a cui Porta appartiene; non vogliamo nemmeno ricordargli che lui e i suoi colleghi dem, in Parlamento, quei tagli li hanno votati. Come non vale la pena ricordare all’onorevole che anche la tassa sui 300 euro per la cittadinanza italiana è stata voluta dall’attuale esecutivo, che è sempre targato Pd, ancora una volta lo stesso partito di Porta. Non vogliamo ricordargli queste ed altre cosucce perché lui le sa già, quindi è inutile farlo.
Come ItaliaChiamaItalia, tuttavia, vogliamo esprimere il nostro dispiacere per non avere mai sentito Porta parlare, durante l’intervista con il quotidiano diretto da Mimmo Porpiglia, di un sostegno concreto all’editoria online, all’informazione dedicata agli italiani all’estero che ormai corre (quasi) solo sul web. Eppure ne ha avuto l’occasione, visto che a colloquio con Gente d’Italia ha parlato anche di informazione rivolta agli italiani nel mondo. Porta però si è limitato a criticare l’esistente – senza per altro portare alcuna proposta concreta né alcuna nuova idea per andare oltre lo status quo -, cosa che noi sulle nostre pagine abbiamo denunciato più volte, con coraggio. La storia dei “giornali fantasma” non è mica di oggi, caro Fabio, ormai puzza di vecchio. Eppure nessuno fa niente. E anche Porta ha certamente le proprie responsabilità, visto che siede in Parlamento da anni.
Ma torniamo al www. Da parte del deputato dem, dunque, nemmeno una parola a favore del sostegno all’editoria online, che da anni ormai è quella più seguita dai connazionali, perché gli italiani all’estero, ancor più di quelli in Italia, si informano quasi esclusivamente sul web e comprare un giornale stampato non sanno nemmeno cosa voglia dire.
I giornalisti digitali, e chi opera online lo sa molto bene, lavorano come e anzi più dei loro colleghi della carta stampata. Perché informazione online vuol dire tempo reale, notizie ad alta velocità, un prodotto editoriale fresco come il pane croccante appena sfornato e che comunque non esclude qualità e approfondimento. Informazione online vuol dire dare ai lettori oggi ciò che troveranno solo domani sui giornali di carta. L’informazione online non conosce pause né giorni festivi. Informazione online vuol dire anche multimedialità, video, foto e immagini in quantità. E vuole dire anche gratuità, accesso gratuito all’informazione e alla conoscenza. Ma vallo a spiegare a Porta.
Il presidente del Comitato italiani all’estero alla Camera, pur essendo attento lettore di ciò che si nuove in Rete a proposito di emigrazione, dimentica (?) chi ogni giorno informa gli italiani nel mondo grazie al web, con tanti sacrifici e rinunce, lottando contro le difficoltà di ogni giorno, alla continua ricerca di benzina per potere mandare avanti la macchina. Perché ai giornali online lo Stato italiano non dà nemmeno un centesimo. A differenza di quanto invece accade con i giornali di carta, che ricevono ogni anno contributi per milioni di euro e che in tanti casi non compra nessuno. Grazie per il pensiero, mancato, caro Porta, da parte di tutta la squadra di ItaliaChiamaItalia.
PS sia chiaro: per noi di Italiachiamaitalia.it, online da quasi dieci anni, non ricevere alcun contributo statale, soldi dei contribuenti italiani, è un grande motivo di orgoglio. Siamo vivi e cresciamo, nonostante le difficoltà e l’evidente disparità di trattamento tra un giornale come il nostro e uno invece che magari riceve centinaia di migliaia di euro ogni anno, che in qualche caso diventano milioni. Sempre quattrini presi dalle tasche degli italiani, ovviamente.
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