Sulla questione migranti, le Acli rilanciano alcuni impegni tradizionali, come la revisione della normativa sull’acquisto della cittadinanza italiana, la possibilita’ di esercitare il diritto di voto amministrativo (attivo e passivo) da parte degli extracomunitari, una regolamentazione meno frastagliata dell’attuale sull’accesso al pubblico impiego da parte degli stranieri.
Ne ha parlato il presidente nazionale Andrea Olivero, oggi presente ai lavori del seminario nazionale organizzato a Palermo dalle stesse Associazioni cristiane dei lavoratori e dal Patronato delle Acli. Si tratta del primo dei quattro giorni di lavoro di respiro internazionale, che si concluderanno domenica. Tema del confronto "Una scommessa per tutti: il nuovo volto dell’immigrazione per rinnovate scelte di impegno specifico" nella sede di via Crispi a Palermo. Tra i partecipanti anche Santino Scire’, presidente di Acli Sicilia e vicepresidente nazionale Acli con delega all’Immigrazione. "Puntiamo ad una politica di accoglienza al contempo coraggiosa e equilibrata di chi cerca nel nostro Paese una vita umana degna di questo nome, una seria lotta alla clandestinita’ che colpisca non le vittime ma chi specula sulle disgrazie altrui", ha detto Olivero, che agli aclisti affida anche il compito non facile di informare i migranti.
Inevitabile per Scire’, fare riferimento ad una Sicilia da sempre terre di accoglienza per gli stranieri: "Qui siamo al centro del Mediterraneo, luogo dove ogni giorno viene messa a repentaglio la vita stessa delle persone migranti, luogo di forti aneliti alle liberta’ democratiche, luogo di incontro e, a volte, scontro tra credi diversi. E’ questa l’ubicazione simbolica per la collocazione sociale delle Acli: all’incrocio dei conflitti vecchi e nuovi del nostro tempo, nello spirito di accoglienza, all’interno del dialogo religioso e culturale tra le maggiori tradizioni, in fattivo spirito di collaborazione per l’individuazione di concrete misure socioeconomiche che migliorino la qualita’ della vita di tutti".
Sono oltre 200 milioni i migranti nel mondo secondo le stime delle Nazioni Unite, il 3% della popolazione totale. L’Europa e’ la destinazione principale verso cui si orienta il 32,6% dei migranti. Al 1° gennaio 2011 la popolazione straniera presente in Europa era pari a circa 40 milioni, l’8% della popolazione residente, con un aumento percentuale dal 2002 del 179% (Eurostat). In Italia gli immigrati regolarmente presenti sono oltre 5 milioni (Caritas), l’8,3% sul totale della popolazione. Il 12,8% di questi risiede al Sud. In Sicilia l’Istat ne contava oltre 140 mila nel 2011, la seconda tra le regioni meridionali per presenza di stranieri, dopo la Campania.
Domani sara’ la volta di un seminario interno che sara’ aperto alle 10 dalla riflessione spirituale di Padre Elio della Zuanna, con l’introduzione di Santino Scire’ e l’intervento del sociologo e funzionario UNAR Mauro Valeri sul tema "Trasferire l’antidiscriminazione nei tessuti culturali dei territori".
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