Offese e insulti, quindi una lite violenta e poi l’omicidio, d’impeto, non premeditato. E’ cosi’ che Massimo Parlanti, 43 anni, ha colpito con calci e pugni, e strangolato, uccidendola, l’ex moglie Beatrice Ballerini, di 42, il 13 dicembre scorso nella casa dove hanno vissuto con i loro figli, 7 e 10 anni, fino alla separazione di un paio di anni fa. Ora la dinamica e’ chiara.
Parlanti ha confessato e oggi si spiegano meglio i deboli tentativi di difendersi della donna, graffiando e venendo graffiata; le gravi ferite al capo procurate dai colpi violenti subiti dalla vittima; i segni di strangolamento inflittole stringendo un braccio intorno al collo.
Col suo racconto carabinieri e pm Claudio Curreli di Pistoia hanno messo in ordine indizi, racconti, risultati dell’autopsia in modo esatto dopo che l’uomo ieri notte ha ripercorso in lacrime l’omicidio nella caserma dell’Arma a Montecatini. Ci era andato verso le 18, accompagnato dai legali incaricati appena ieri mattina. Parlanti sentiva il pressing degli investigatori e voleva liberarsi da un peso. ‘Non riesco piu’ a tenere questo segreto’, ha detto ai militari in caserma annunciando subito di voler ammettere le sue responsabilita’. Poi, dalle 20 alle 1, ha definito tutta la vicenda con il pm che nel fermo in carcere lo accusa di omicidio con l’aggravante del coniugio e di gravi indizi di colpevolezza. ‘Ha ammesso le proprie responsabilita’, manifestando profondo dolore per aver tolto la madre ai propri figli’, hanno riferito i difensori di Parlanti, avvocati Luca Bisori ed Enrico Zurli. Nel suo racconto l’uomo ha ribadito che doveva vedersi con l’ex moglie il pomeriggio del 13 alla casa di Nievole’. Ma poi hanno litigato, come succedeva spesso quando si incontravano per decidere su questioni comuni: le modalita’ di vendita del casolare; i bambini portati nella scuola a Campi Bisenzio, anziche’ nel Pistoiese, vicini ai nonni materni e alla stessa vittima che si era trasferita presso i genitori dopo la separazione. Ma anche il rinfacciare le nuove, rispettive relazioni: lui con una donna della Val di Nievole, lei che da qualche tempo si era avvicinata a un collega in banca.
Il 13 dicembre Parlanti doveva prendere alcune cose a Nievole ma l’incontro sarebbe comunque degenerato. Prima uno scontro verbale e uno scambio di offese, poi la colluttazione finita in tragedia. Parlanti ha ammesso di aver soffocato la moglie stringendole l’avambraccio intorno al collo. Preso dal panico e sotto choc avrebbe quindi tentato di simulare un furto, o rapina degenerata in omicidio, portando via cellulare e soldi della donna e mettendo a soqquadro la casa. Allontanatosi per andare a prendere i figli a scuola, avrebbe gettato il cellulare in un cassonetto della spazzatura dove e’ poi stato ritrovato dai carabinieri. ‘La sua posizione nelle ultime 48 ore a causa dei numerosi elementi a suo carico, si era ulteriormente aggravata’, ha spiegato il comandante provinciale dell’Arma a Pistoia Eugenio Cacciuttolo. Mentre a Campi, il padre di Beatrice Ballerini, Giancarlo, ha commentato: ‘Immaginavamo che fosse stato lui, anche se non eravamo sicuri. Era difficile che potesse essere stata un’altra persona perche’ avrebbe avuto poco tempo a disposizione e dalla casa non e’ stato rubato nulla. I bimbi sanno che la mamma non c’e’ piu’. Abbiamo detto che e’ stata colpa di un grosso incidente. Aspetto con timore il momento in cui chiederanno del babbo, perche’ non so cosa rispondere’. Domani i funerali di Beatrice Ballerini a Campi Bisenzio alle 9.30 presso la chiesa del Sacro Cuore.
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