Nuove intercettazioni che vedono Silvio Berlusconi direttamente protagonista. E’ il Cavaliere in persona a parlare al telefono con Gianpaolo Tarantini. La trascrizione delle intercettazioni è stata depositata nelle scorse ore al perito nominato dal Tribunale di Bari ed è ora agli atti del processo in corso per favoreggiamento della prostituzione in cui Tarantini è imputato insieme con altre sei persone, tra le quali la tedesca Sabina Beganovic, la cosiddetta ‘ape regina’ delle feste di Berlusconi.
Ci sono trascrizioni che riempiono centinaia di pagine di conversazioni, centinaia di file di intercettazioni. Cosa dice Silvio al telefono con l’imprenditore pugliese? L’ex premier commenta le notizie di stampa degli ultimi giorni che lo riguardano. E’ il 3 maggio 2009.
“Queste due bufale (incomprensibile) messe in giro veramente e’ una cosa pazzesca.., vedo su tutte le agenzie internazionali sono accusato di frequentare delle ragazze minori, roba da matti". E continua: "Non c’e’ una velina nelle mie liste…i prototipi a cui (incomprensibile) si chiamano Carfagna, si chiamano Gelmini.., si chiamano Prestigiacomo, si chiamano Ravezzo.., si chiamano Bergamini.., si chiamano coso.., tutte le mie parlamentari sono le migliori della Camera.., 98.8% di presenza al voto..; cioe’".
Il telefono di Tarantini e’ intercettato nell’ambito dell’indagine della Procura di Bari sulle escort portate a casa dell’ex premier. "Dicono – aggiunge il Cav – che per rinnovare la classe politica dobbiamo mettere delle donne, e quando uno fa un timido accenno a mettere delle donne, 3 donne.., su 72 deputati.., eh.., 3..; poi le altre fanno schifo perche’ si chiamano.., sono come la Rosy Bindi.., no?".
"Sono sempre pieno di guai", dice ancora Berlusconi, evidentemente giù di morale. La conversazione del 4 novembre 2008 e’ una di quelle intercettate dalla magistratura barese nell’inchiesta ‘escort’. "Un povero presidente – dice Berlusconi – e’ considerato un po’ nulla.., c’ha addosso tutti.., radio, giornali, televisioni, giudici.., e non ha nessun potere..; non posso far niente di niente, devo solo subire tutto.., (incomprensibile) sempre anche con (incomprensibile) gli alleati".
Bush "mi ha detto che ha ricevuto solo il Papa come me". Silvio Berlusconi racconta a Gianpaolo Tarantini l’incontro con il presidente degli Stati Uniti di alcuni giorni prima. E’ il 14 ottobre 2008. Nella telefonata intercettata dagli investigatori baresi l’ex premier confida all’imprenditore barese le strategie del governo per superare la crisi finanziaria. "Hanno preso tutti la nostra decisione", dice Berlusconi, "anche loro adesso prendono le banche, non fanno fallire le banche, e salvano cosi’ i soldi dei risparmiatori, se no e’ un disastro", e spiega ancora che "questa cosa io l’ho indicata 15 giorni fa, l’ho fatta prima di tutti". Tarantini gli riferisce allora il commento di un politico pugliese: "Se ci fosse stato Prodi a quest’ora eravamo tutti nella merda". La risposta di Berlusconi e’ un "eh" seguito da una parola incomprensibile. "Comunque – spiega Berlusconi – noi abbiamo individuato le cose giuste.., abbiamo portato.., noi abbiamo fatto cosi’, subito.., adesso abbiamo portato tutti i Paesi europei a fare la stessa cosa.., e infine, stamattina, oggi, Bush, su, appunto, nostra indicazione, una settimana fa, con Tremonti che e’ stato la’", "nazionalizzano 9 banche, e cosi’ garantiscono la banca, e nessuna banca puo’ fallire.., e quindi il sistema diciamo delle banche continua a fare il suo mestiere.. di (incomprensibile) l’economia, gli investimenti.., e lasciamo che la febbre finanziaria resti nel luogo della follia che sono le Borse".
Il 23 settembre 2008 Silvio Berlusconi confida a Gianpaolo Tarantini di avere mal di schiena, "il colpo cosi’ detto della strega.." e l’imprenditore barese gli dice "le mando un angioletto, cosi’ le faccio passare il colpo della strega..". Proposta alla quale Berlusconi risponde con un "appunto", convinto che "la strega non prevarra’". L’ex premier elenca allora a Gianpaolo Tarantini tutti i suoi impegni della giornata. "Ho fatto il consiglio dei ministri, io ed Elvira, – dice – con cui ho approvato, niente, in un tempo abbastanza ristretto, la Finanziaria per 3 anni.., che presenteremo in Parlamento, senza l’assalto alla diligenza che si e’ sempre verificato nella storia della Repubblica..; quindi, una cosa epocale..;". Ma subito il Cavaliere cambia argomento. "Allora, stasera? Porterei una, 2, 3 ragazze, da parte mia..".
E’ la sera del 4 novembre 2008. Silvio Berlusconi sta per rientrare nella sua residenza romana. Riceve una telefonata dal numero di Gianpaolo Tarantini, all’epoca intercettato dalla magistratura barese. Dall’altra parte della cornetta, pero’, c’e’ una donna. DONNA: "Pronto.., presidente?" Berlusconi: "Gianpaolo?" D: "sono Barbara, non sono Gianpaolo.., presidente.., noi la stiamo aspettando..". B: ".. e dove siete?" D: "noi stiamo gia’ a tavola.." B: ".. da me?" D: ".. si’, manca solo lei". B: ".. allora.., sto arrivando.." D: ".. va bene.., l’aspettiamo.." B: ".. mangiate il gelato.." Segue una risata. All’indomani Berlusconi chiama Tarantini per un feedback della serata. "Non hai avuto ritorni?" chiede l’ex premier. "Ho avuto, si’.., – risponde Tarantini – ho pranzato, e chiaramente c’erano le altre ragazze..; ma che cosa gli fa.., che rimangono tutte entusiaste?! (ride)". "Mi creda, presidente, – continua l’imprenditore barese – lo dicono veramente.., mi ha detto, ‘Gianpaolo, non ho mai incontrato una persona cosi’ dolce, nella mia vita..perche’ poi si innamorano.., questo e’ un problema.. (ride)". Ed ecco che Berlusconi gli risponde: "questo e’ sempre stato il mio problema .. e’ una cosa che mi perseguita tutta la vita".
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