Non c’e’ dubbio, Silvio Berlusconi continua ad essere quel simpaticone di sempre: brillante, istrione, un po’ buffone di corte e un po’ feudatario, preparatissimo nella teoria, intelligente nella sua strategia mediatica, un primatista che non lascia spazio ad altri contendenti, perche’ lui opaca tutti e perche’ del resto la stampa nazionale, contro o a favore del Cav, e’ su di lui che si concentra.
Noi non facciamo certo parte degli haters di professione, di quelli che odiano Berlusconi a prescindere, di coloro che nutrono dentro di sè l’invidia sociale che li porta a votare a sinistra. No, niente di tutto questo. Noi ci vantiamo di far parte di quegli italiani all’estero che ragionano con la propria testa e che sanno che da Berlusconi e dal suo partito non e’ mai arrivato neppure un gesto di comprensione e sostegno nei confronti delle tematiche che riguardano i connazionali residenti oltre confine. Questa e’ la cruda verita’ che non possiamo nascondere sotto il tappeto.
Il Cavaliere potra’ essere dunque efficacissimo nella teoria, ma nella pratica di governo si e’ dimostrato un disastro: promette le stesse cose da vent’anni e non e’ riuscito a portarne a casa nemmeno una. Lui ha per questo sempre la spiegazione pronta. Cito a memoria: non mi han lasciato governare, gli alleati – oltre che l’opposizione – remavano contro, in Italia e’ necessaria una riforma costituzionale altrimenti nessun governo potra’ cambiare lo status quo…
Sia quel che sia, il risultato e’ che l’Italia e’ ferma dal ’94, che non c’e’ sviluppo ne’ progresso, che i soldi delle tasse finiscono a foraggiare le mangiatoie dei palazzi della politica e non nei servizi, nelle infrastrutture, nella sanita’, nei trasporti, nelle nuove tecnologie. L’Italia nel 2013 crolla a pezzi e chi fino ad oggi ha governato, destra e sinistra, va lasciato a casa.
Per quanto riguarda gli italiani nel mondo, noi che col MAIE ci battiamo compatti per difendere gli interessi delle comunita’ italiane residenti oltre confine, non lasceremo che ancora una volta pifferai magici e illusionisti di maniera vengano a raccontarci storielle per bambini. Troppa acqua e’ passata sotto i ponti per essere oggi cosi’ ingenui da ridare fiducia alle persone che ci hanno deluso finora.
Non invidio gli italiani residenti in Patria, sara’ dura questa volta scegliere a chi dare il proprio consenso. Di più: sara’ dura persino trovare la voglia di recarsi alle urne. Ma i connazionali che vivono nei cinque continenti possono cercare una via di riscatto con il Movimento associativo italiani all’estero, una sicura garanzia quando si tratta dei temi che più da vicino interessano gli italiani nel mondo. Con il MAIE più forte a Roma potremo contare di più e fare sentire più forte la nostra voce. Se siete residenti all’estero, date fiducia al MAIE e ai suoi candidati: date loro la possibilita’ di rappresentarvi in Parlamento. Se ne resterete delusi, allora potrete punirli votando per altre forze politiche la volta successiva. Ma se, come sono convinto, il MAIE dimostrera’ di ottenere cio’ per cui gli italiani nel mondo hanno lottato e lottano – diffusione lingua e cultura, made in Italy, Imu sulla prima casa, rivedere i termini dell’assistenza sanitaria per gli iscritti Aire, rete consolare più attenta e vicina alle comunita’, solo per fare alcuni esempi – allora avrete trovato il vostro punto di riferimento. La situazione in Italia e’ fin troppo ingarbugliata: gli italiani all’estero sono avvantaggiati. Possono votare un movimento autonomo e indipendente, che con i partiti puo’ ragionare e negoziare, e che ha un obiettivo preciso e prioritario: più MAIE in Parlamento, più forza agli italiani nel mondo.
Twitter @rickyfilosa
































Discussione su questo articolo